Azienda in fiamme, allarme per il fumo 

Rogo nel capannone della ditta Patricelli, ipotesi corto circuito. Il sindaco chiude tre scuole, ma l’Arta tranquillizza: aria ok

FRANCAVILLA. Un incendio di vaste dimensioni si è sviluppato la scorsa notte in un’area dell'azienda Patricelli a Francavilla, sulla nazionale, all’altezza di piazza Sant’Alfonso. L’allarme è scattato poco dopo le 5 del mattino, quando nel giro di pochi minuti, si sono levate fiamme alte, con una densa colonna di fumo nero visibile da chilometri di distanza. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Chieti e quelli di Pescara, oltre ai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Chieti e i colleghi della stazione di Francavilla.
In base a una prima ricostruzione l’incendio sembra essere divampato dagli uffici della ditta produttrice di materiale edile, che si trovano sul retro, avvolgendo poi uno dei centri di deposito in cui c’era del ferro. È andata a fuoco una superficie di circa 130 metri quadrati, all'interno della quale non c’era nessuno al momento del rogo, così come nel resto dell'azienda. Per domare le fiamme i vigili del fuoco hanno impiegato poco più di un’ora, poi le operazioni di messa in sicurezza. L’ipotesi più accreditata è quella del corto circuito, sia perché in quel punto vi erano impianti elettrici attivi, come quello che serve per alimentare il sistema di illuminazione, i distributori automatici e altri dispositivi elettronici, sia perché le indagini fin qui svolte non hanno trovato elementi che possano far pensare alla causa dolosa. Nessun innesco, nessun segno di effrazione: nulla che possa far immaginare la mano di qualcuno dietro l’incendio. Almeno per ora. Certo, gli accertamenti non sono finiti e adesso si cercherà di avere ulteriori risposte anche dalle immagini interne di videosorveglianza.
L’incendio, oltre a distruggere l’area coinvolta, ha avuto ulteriori ripercussioni, come la chiusura di tre scuole della zona a causa dell’aria resa irrespirabile soprattutto durante le prime ore del mattino.
Ieri mattina il sindaco Luisa Russo - che poi si è recato anche sul posto per un sopralluogo - ha disposto lo stop alle lezioni nella scuola dell’infanzia Alento, la succursale della secondaria Masci e l’altro plesso Costanza D’Avalos, lasciando a casa i 403 alunni delle tre scuole. Allo stesso tempo, sempre il primo cittadino ha invitato gli abitanti delle case limitrofe a tenere chiuse le finestre, mentre è stato richiesto l'intervento dell’Arta per un monitoraggio della qualità dell’aria. Monitoraggio che già nel pomeriggio di ieri ha dato un primo esito negativo, come spiegato dal sindaco Russo: «Ho ricevuto una pec dall’Arta che rileva che non vi sono stati mai nella giornata di oggi (ieri, ndc) valori anomali o pericolosi». Tuttavia, l'ordinanza per la chiusura delle scuole, salvo indicazioni contrari, aveva effetto solo per la giornata di ieri. Oggi è sabato e gli istituti rimangono chiusi come da programma, mentre lunedì è prevista la regolare ripresa delle lezioni.
Ancora difficile fare una stima dei danni provocati dalle fiamme, ma almeno non ci sono state conseguenze per le persone, anche grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco: considerando le dimensioni dell’incendio, i danni potevano essere ben più gravi.
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