La struttura realizzata in piazza Primo Maggio sulla spiaggia libera

PESCARA

Maxi capannone sulla spiaggia, scattano i controlli. E gli esposti raddoppiano

Sopralluogo della polizia giudiziaria nella struttura allestita da Fdl per la convention, in vista delle Europee

PESCARA. Dopo i due esposti presentati da Rifondazione Comunista e dall’Associazione Radici in Comune, questa mattina, la Polizia Giudiziaria della Procura di Pescara ha effettuato un sopralluogo nella grande tensostruttura posta sulla spiaggia prospicente Piazza Primo Maggio dove, da venerdì fino a domenica, è prevista la convention programmatica di Fratelli d'Italia, in vista delle elezioni Europee. 

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Gli esposti su presunte irregolarità relative all'occupazione del suolo demaniale marittimo sono stati inviati alla Capitaneria di Porto dal segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo e dall’Associazione Radici in Comune.

In una nota Acerbo scrive che "La notizia del sopralluogo della polizia giudiziaria in Piazza Primo Maggio è segno che il mio esposto è stato ritenuto fondato dalla Procura della Repubblica.

Sono abbastanza certo che la polizia giudiziaria non potrà che confermare quanto ho riportato. Avrei presentato analogo esposto anche in caso di congressi di altri partiti.

Il partito di Giorgia Meloni ha occupato per 20 giorni una spiaggia libera su cui ricadono persino due vincoli - paesaggistico e monumentale - con un ecomostro. 

Un atto di prepotenza, incultura e mancanza di rispetto dei beni comuni che non può essere accettato.

Il fatto che Fratelli d'Italia sia al governo de l paese, della Regione e del Comune non li autorizza a occupare la cosa pubblica come se fossimo ai tempi di Mussolini.

Il governo Meloni-Santanche', che intende mettere a gara tutte le poche spiagge libere rimaste in aitalua, con questo scempio intende celebrare il saccheggio del demanio marittimo?".

Alleanza Verdi e Sinistra - Radici in Comune spiega che "La spiaggia, bene marittimo demaniale, è attualmente occupata da una struttura che impedisce sia la visuale del mare per tutto il fronte, sia la fruibilità della spiaggia stessa. Un intervento, come già denunciato, che non poteva essere autorizzato.

Per tale motivo abbiamo inviato esposto alla Capitaneria di Porto, per le competenze di controllo e sanzione sui beni demaniali marittimi. La legge prevede in modo chiaro che possano essere autorizzati eventi solo all’interno dell’ambito della pubblica funzione e fruibilità legati al mare e quindi eventi turistici culturali che abbiano tale valenza.

È chiara a tutti la finalità dell’enorme struttura che va a occupare indebitamente uno spazio pubblico, un bene demaniale marittimo, un luogo utilizzato dalla cittadinanza. Non si può dimenticare e non riconoscere il bene comune che rappresenta la spiaggia e la visuale, nemmeno in tempo elettorale. Soprattutto in tempo elettorale. Il bene comune è di tutti e va tutelato nell’interesse di tutti". 

Intanto l’ordinanza del Comune prevede, dal 26 al 28 aprile, il divieto di sosta e di fermata e il divieto di transito nelle vie circostanti lo Stadio del mare che si trova in Largo Mediterraneo.