Sanità, tecnologie innovative con l’intelligenza artificiale 

La giunta Marsilio stanzia 50 milioni di euro, è già attivo un ambulatorio regionale

Una nuova alba per il sistema sanitario regionale. I tempi sono maturi per implementare le più innovative tecnologie nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Una visione in parte inedita, che emerge chiaramente dall’evento medico-scientifico di richiamo nazionale che ha avuto luogo ieri all’Aquila alla presenza di docenti qualificati e specialisti, che ne hanno diffusamente illustrato le prospettive future e i vantaggi nel contesto ospedaliero.
IL CONVEGNO MEDICO
Oltre un centinaio di partecipanti al convegno fissato per l’intero corso della giornata di ieri nell’aula magna “Alessandro Clementi” della facoltà di Scienze Umane. Al centro della discussione l’intelligenza artificiale e la telemedicina nelle diverse applicazioni del contesto sanitario, in particolare nell’epatologia, vale a dire quella specifica parte della medicina che si occupa dello studio, della prevenzione, della diagnosi e della gestione delle malattie che colpiscono il fegato. Presidente del congresso la professoressa Clara Balsano, docente ordinario di medicina interna presso il Dipartimento di Medicina clinica e direttore della Scuola di specializzazione in Medicina d’emergenza-urgenza. Sono intervenuti oltre venti relatori di fama nazionale. Hanno presenziato inoltre l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, il direttore sanitario della Asl1, Alfonso Mascitelli, e il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse.
VERì: la REGIONE i PRIMA LINEA
Era presente l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, a garanzia e testimonianza della volontà politica di innescare il cambiamento: «Ho voluto esserci perché questo rappresenta un momento di alta formazione per l’intelligenza artificiale e un punto di forza per la nostra regione. Ritengo di fondamentale importanza tutto ciò che è finalizzato alla digitalizzazione. L’IA porterà innanzitutto ad una riduzione dei tempi di lavorazione dei casi clinici. E questo, di per sé, è già notevole. Potremo essere più vicini al cittadino e raggiungere in tempi rapidi ogni angolo del territorio. Come istituzione abbiamo già cominciato ad investire in tal senso, mettendo a disposizione circa 50 milioni di euro per i servizi digitali.
L’IA: PROSPETTIVE in ABRUZZO
L’Abruzzo più di altre regioni necessita di un supporto tecnologico innovativo che possa garantire una maggiore efficienza in termini di prestazioni sanitare rispetto ai diversi contesti territoriali. «È una regione geograficamente difficile, con tempi di percorrenza dai piccoli centri montani verso gli ospedali anche molto lunghi. In tal senso stiamo facendo un grosso lavoro con l’ambulatorio di telemedicina, nel quale ci occupiamo espressamente di malattie del fegato. Facciamo anche visite a distanza per evitare spostamenti se non necessari. Ad oggi abbiamo in gestione un centinaio di pazienti», ha spiegato la professoressa Clara Balsano. Il cambiamento non avverrà a stretto giro. Le diverse strutture ospedaliere dovranno essere dotate di strumenti, infrastrutture e competenze funzionali all’implementazione dell’intelligenza artificiale, grazie alla quale sarà possibile supportare i medici anche nella fase di diagnosi. L’IA consentirà di disporre, recuperare ed elaborare dati relativi al singolo paziente in modo veloce e completo e di interpretare le immagini fornite da radiografie, ecografie, Tac, elettrocardiogrammi e gli esami provenienti dall’analisi di campioni di tessuti biologici, giungendo all’identificazione della possibile patologia clinica.
LE CRITICITà
Il problema principale in materia di intelligenza artificiale è la velocità con la quale si è costretti a stare al passo con le nuove tecnologie. «Questo può significare non riuscire a produrre per tempo le regole e le risposte, in chiave etica e legale, per salvaguardare l’uomo», ha aggiunto Balsano, «e questo convegno, come tutto ciò che consente di fare formazione, si pone l’obiettivo di rendere consapevoli circa le opportunità e le criticità in egual misura, traendone beneficio senza esserne sopraffatti. Siamo nel regno di mezzo, dobbiamo imparare a gestire la tecnologia e, soprattutto, dobbiamo riuscire a stare al passo con lei».
LO STUDIO PILOTA
PROMOSSO DALLA ASL 1
Grande attenzione sul tema da parte della stessa Asl 1 Avezzano-Sulmona L’Aquila, come emerso durante gli interventi di giornata. Il direttore sanitario Alfonso Mascitelli ha recentemente promosso uno studio pilota nell’ambito dell’intelligenza artificiale, congiuntamente ai ricercatori dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Roma. La ricerca consentirà di valutare l’aderenza della popolazione rispetto alla telemedicina, mettendone in luce le problematiche. Al tempo stesso saranno valutati i benefici per il paziente e l’eventuale risparmio economico per il servizio sanitario regionale.
GLI ORGANIZZATORI
DELL’EVENTO
Il convegno è stato ideato dalla Fondazione Francesco Balsano e dall’associazione Ibmai, gruppo di ricerca interdisciplinare composto da ricercatori di vari settori scientifico-disciplinari, che promuove un accesso democratico alle cure, e organizzato dalla segreteria di H-solution.
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