Aloi si aggrappa al Pescara: vorrei restare, parliamone 

A giugno scadrà il contratto, la società aspetta e lui lancia segnali di fedeltà

PESCARA. Il centrocampo del Pescara, nella gestione Cascione, non può fare a meno di Salvatore Aloi. Sarà un caso che nell’unica gara fallita, contro l’Ancona, l’ex Avellino era assente? A dire il vero Aloi non c’era neanche contro la Fermana, ma quando c'è lui in campo si è visto il miglior Pescara. Per qualità, esperienza e, soprattutto, per l’equilibrio garantito. Ed è un aspetto che anche Zeman e Bucaro avevano capito al punto che Aloi in questo Pescara difficilmente restava fuori. Un infortunio al ginocchio lo ha tenuto ai box per due gare, ma il centrocampista ora sta bene ed è pronto a dare il suo contributo nei play off. Nell’idea di Cascione i tre di centrocampo sono Squizzato, Tunjov e Aloi, ma anche Franchini e Dagasso hanno dato garanzie. Il reparto nevralgico del Pescara è in buone mani, ma nessuno si offenda se Salvatore Aloi viene indicato come punto di riferimento. Ed è stato lo stesso Cascione a spendere parole importanti per lui e per Squizzato. «Tutti possono giocare e tutti si stanno allenando bene», ha detto in conferenza il tecnico, «ma ogni squadra ha i suoi capisaldi e Aloi e Squizzato ci danno garanzie». Oltre alla qualità e all’equilibrio, Aloi porta anche quell’esperienza che in un gruppo così giovane è spesso mancata. Ed allora viene da dire bentornato Salvatore in vista dei play off e del debutto di martedì contro il Pontedera alle 20.30 allo stadio Adriatico-Cornacchia. «Io penso una cosa importante», ha detto Aloi, «e cioè che un giocatore non possa incidere tantissimo. Può contribuire, questo sì, ma anche in mia assenza i compagni hanno fatto bene e lo hanno dimostrato a Fermo. Contro l’Ancona un po’ meno? Può capitare una giornata storta e non credo sia dipeso dalla mia assenza. Ne ho sentite tante, ma, credetemi, che i miei compagni hanno sempre fatto bene. Ora sto meglio, per martedì sono a disposizione e mi sento al 100%». Contro il Pontedera dunque Aloi tornerà in campo dal primo minuto. Al suo fianco, salvo sorprese, Squizzato e Tunjov. I toscani sono stati battuti già due volte in campionato e questa volta basterà un pareggio. «È vero, li abbiamo superati sia all'andata che al ritorno. Ma i play off sono un campionato a parte e si resetta tutto. La parola d’ordine deve essere quella di entrare in campo concentrati per fare il massimo perché loro verranno qui per fare battaglia e per provare a passare il turno».
Aloi e il rinnovo. Salvatore Aloi a fine stagione è libero di trovarsi una nuova squadra. Il suo contratto è in scadenza e tutti i tentativi di rinnovo non sono andati a buon fine. Uno sforzo la società però potrebbe farlo perché l’ex Avellino è un valore aggiunto non solo tecnicamente e Aloi ha nuovamente strizzato l’occhio ai biancazzurri. Parole d’amore? «So che qui mi vogliono bene, ma a giugno il mio contratto scadrà. La mia speranza? Sedermi con la società e trovare un punto d’incontro. Io qui sto bene e sono contento. Se dovesse esserci la possibilità di iniziare un nuovo progetto sarei felicissimo». Parole belle quelle di Salvatore Aloi: la sensazione è che a fine stagione quando saranno più chiari gli assetti societari e dirigenziali possa arrivare una stretta di mano. La logica lo impone viste le qualità di un giocatore che questo campionato lo ha già vinto a Trapani e che, nei due anni in maglia biancazzurra, ha sempre dimostrato affidabilità, serietà e attaccamento alla squadra. Prima però di sedersi a tavolino ci sono i play off da onorare fino in fondo e c'è una questione societaria che va risolta. Solo dopo si capirà il futuro di Salvatore Aloi e si conosceranno i progetti per provare a rilanciare il calcio biancazzurro.
Enrico Giancarli
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