Rifiuti, approvate le nuove tariffe È scontro su aumenti e riduzioni 

L’assessore Ranieri: le aliquote domestiche registreranno al 70% una diminuzione, anche se modesta Verna (Azione): Tari rincarata per 800mila euro in tre anni di amministrazione del sindaco Paolini

LANCIANO. «Siamo tra i pochi Comuni che riescono a non aumentare la tariffa rifiuti delle utenze domestiche, in gran parte, ma contenendola anche negli altri casi: siamo stati formiche e non cicale». Parola dell'assessore alle finanze e vicesindaco Danilo Ranieri che lunedì, in consiglio comunale, ha illustrato le nuove tariffe Tari 2024, approvate col solo voto della maggioranza.
«Possiamo dirci orgogliosi», commenta Ranieri, «per la prima volta, credo dopo oltre 12 anni, le tariffe domestiche, quasi nel 70% delle utenze, non aumenteranno anzi avranno addirittura una diminuzione, anche se modesta. Gli unici adeguamenti sulle utenze domestiche riguarderanno abitazioni e ville di significativa metratura, dai 150 metri quadri in su che abbiano più occupanti, da 4 in su; ma, alla peggio, un’abitazione di 200 metri quadri, con 6 residenti, potrà avere un adeguamento di 20 euro circa su base annua, circa 1,66 euro al mese».
La minoranza, per voce del consigliere di Uniti X Lanciano, Piero Cotellessa, ha invece criticato gli aumenti che si abbattono soprattutto su artigiani, partite Iva, commercianti, ristoratori e in consiglio ha dato battaglia con un confronto serrato. «Per le utenze non domestiche», spiega invece l'assessore e vicesindaco, «si è scelto di contenere gli inevitabili incrementi per le utenze che producono meno rifiuti quali negozi di abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie, ferramenta; avranno qualche incremento solo alcune categorie, anche istituzionali, che producono più rifiuti. In primis l’ospedale, il carcere, le strutture assimilate per legge ad avere molti occupanti ed, in genere, tutte le attività di diffusa somministrazione di alimenti (tipo hamburgherie, paninoteche, etc) e bevande, anche in modo passivo, tipo gli open shop».
L'amministrazione comunale ha dovuto anche adeguarsi alle linee guida dell'Arera, l'autorità di regolazione per energia, reti e ambiente e sottostare a una nuova legislazione, totalmente stravolta, ma, rimarca Ranieri, «abbiamo capito per tempo la portata finanziaria delle novità legislative e nel 2022 abbiamo fatto la scelta del cosiddetto quadrante contrattuale numero 3. Nel 2024 è entrata pienamente in azione anche l'Agir, Autorità di gestione integrata rifiuti urbani della Regione Abruzzo: in siffatto contesto la potestà degli enti locali viene molto limitata. Molti Comuni in Italia», continua l'assessore, «sono stati costretti a chiedere una proroga dei termini delle tariffe che il governo ha dovuto concedere. A Lanciano non ne abbiamo bisogno. La circostanza che ci ha aiutato molto è l’avere posto le basi, nel 2023, per rafforzare la capacità di recupero delle morosità, anche incolpevoli, e contrastare l’evasione totale; così facendo abbiamo potuto proporre all’Agir un piano economico finanziario che prevede di recuperare circa 231 mila euro con cui abbattiamo il costo complessivo».
Il piano Tari è sceso così da 5.920.000 euro a 5.648.000 euro, mantenendo la cifra prevista nel 2022. Ma l'opposizione, invece, attacca: «La Tari è aumentata di 800mila euro in questi 3 anni di amministrazione Paolini», afferma Giacinto Verna (Azione), «questo è il dato nudo e crudo. Chi governa oggi, strillava ieri dai banchi dell’opposizione».
«Riusciamo a mantenere inalterati i servizi, senza diminuirli, a 500mila euro in meno del costo standard», replica Ranieri, «al giro di boa del nostro mandato consiliare, avendo ottenuto il miglior risultato possibile, possiamo solo sperare di essere ancora bravi nel replicarci, ovvero nel continuare a contenere gli incrementi Tari anche nei prossimi anni».
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