Cannes, Favino giurato «È l’attore italiano  oggi più importante» 

L’annuncio dato sul sito del Festival osanna l’ interprete E si alza la quota (finora scarsa) del Belpaese sulla Croisette 

«L'attore italiano più importante della sua generazione». Così il sito del Festival di Cannes definisce Pierfrancesco Favino annunciandolo tra i membri della giuria della 77ª edizione della kermesse (14 - 25 maggio), presieduta da Greta Gerwig e che comprende anche la sceneggiatrice e fotografa turca Ebru Ceylan, l’attrice americana Lily Gladstone, l’attrice francese Eva Green, la regista e sceneggiatrice libanese Nadine Labaki, il regista e sceneggiatore spagnolo Juan Antonio Bayona, il regista giapponese Kore-eda Hirokazu e l’attore e produttore francese Omar Sy.
Favino, che si è messo in luce a inizio carriera con film come L’ultimo bacio (2001) di Gabriele Muccino e Romanzo criminale (2005) di Michele Placido, «ha intrapreso una carriera parallela a Hollywood con Angeli e demoni e Rush di Ron Howard», si ricorda nella mini bio dedicata dal festival all’attore , «Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee e World War Z di Marc Foster. Nel 2018, ha interpretato il ruolo di Tommaso Buscetta ne Il Traditore di Marco Bellocchio, presentato in concorso al Festival di Cannes 2019, e torna nel 2022 con Nostalgia di Mario Martone, sempre in concorso. Nel frattempo gira Hammamet di Gianni Amelio e Padrenostro di Claudio Noce (2020), per il quale vince la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia. Recentemente ha lavorato con Pablo Larraìn in Maria e con Gabriele Salvatores in Napoli – New York».
Si alza con Favino la quota, finora scarsa, di presenze italiane quest’anno sulla Croisette. In gara per la Palma d’oro c’è un solo regista italiano, Paolo Sorrentino con Parthenope interpretato da un cast che comprende Celeste Dalla Porta, Stefania Sandrelli, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Peppe Lanzetta e Isabella Ferrari. Si segue la vita della protagonista, dalla sua nascita negli anni Cinquanta ai giorni nostri. Un’epopea femminile priva di eroismo ma innamorata della libertà, di Napoli e dell’amore. «Intorno a Partenope, i napoletani. Scrutati, amati, disillusi e pieni di vita, che seguiamo nelle loro derive malinconiche, nelle loro tragiche ironie e nei loro momenti di sconforto», si legge nella sinossi.
È invece diretto dal francese Christophe Honoré, Marcello Mio, con Chiara Mastroianni che compie un viaggio identitario dedicato al padre: l’Italia è coproduttrice, con Bibi Film e Lucky Red insieme a Rai Cinema. Nella sezione di Un Certain Regard, c'è I Dannati di Roberto Minervini (in arrivo nelle sale italiane il 16 maggio con Lucky Red). Il regista marchigiano che vive e lavora negli Stati Uniti mette in scena una storia ambientata nell’inverno 1862, in piena guerra di Secessione, raccontando la missione di una compagnia di volontari con il compito di perlustrare e presidiare le terre inesplorate. Nel cast Jeremiah Knupp, René W. Solomon, Noah Carlson, Cuyler Ballenger, Judah Carlson, Tim Carlson. Senza registi italiani le selezioni de La Semaine de la critique e della Quinzaine des Cineastes mentre Marco Bellocchio sarà tra i protagonisti di Cannes Classics per il restauro di Sbatti il mostro in prima pagina, film del 1972 restaurato in 4k dalla Fondazione Cineteca di Bologna in collaborazione con Surf Film e Kavac Film, sotto la supervisione dello stesso Bellocchio nel laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna. Tornerà inoltre a Cannes Valeria Golino: stavolta sarà per un evento speciale, con la presentazione in anteprima del primo episodio di L’arte della gioia, suo adattamento, nato per il piccolo schermo, ma che in Italia uscirà anche nei cinema, del romanzo di Goliarda Sapienza. A seguire un incontro con l'attrice e regista.