COCULLO

Festa dei Serpari, più animali con il caldo

Si rinnova il rito nel giorno di San Domenico: la cittadina aquilana invasa dai turisti

COCULLO. "Le serpi in quota sono uscite prima rispetto allo scorso anno. Il caldo di metà marzo e la primavera hanno creato le condizioni ideali". Lo afferma Marco Ognibene Mascioli, consigliere comunale di Cocullo, uno dei serpari impegnati nelle scorse settimane nella raccolta dei serpenti per il tradizionale rito di Cocullo che si ripete il primo maggio.

"Ci aspettiamo di trovare tra i 100 e i 150 animali. Il clima, a differenza degli altri anni, non è stato ostile e questo sicuramente è un fattore positivo. Abbiamo cominciato la cattura il 20 marzo con temperature più che primaverili. Ciò ha permesso agli esemplari che erano in quota di uscire prima", spiega Marco che ogni anno torna da Bologna per l'immancabile appuntamento.

L'annata per i serpari è stata al di sopra delle aspettative. Intanto l'erpetologo sta portando a termine il censimento degli esemplari catturati, cervoni e biacchi che vengono rimessi in libertà dopo la festa.

Mercoledì 1 maggio, a mezzogiorno, la statua del santo patrono di Cocullo, Domenico abate, esce dalla chiesa di santa Maria delle Grazie, in piazza, agghindata di serpenti. Intorno, migliaia di turisti a guardare e, alcuni, a provare l'ebbrezza di farsi scivolare tra braccia e collo questi animali innocui.