La società abruzzese ha ricevuto l’importante «Oscar Green Coldiretti»: puntiamo sull’innovazione in agricoltura<BR>

Ciucolandia, business con il latte degli asini

Merlo titolare dell'azienda di Capestrano: «Così faccio impresa con la natura»

 PESCARA. Circa 140 asini, un'oasi di 17 ettari dedicata agli animali e 20 litri di latte prodotti ogni giorno: sono i numeri di "Ciucolandia", azienda agricola abruzzese che ha vinto il primo premio nella categoria "Campagna amica" del concorso nazionale Oscar Green, promosso da Coldiretti Giovani Impresa.  Il premio è un riconoscimento all'innovazione in agricoltura attraverso progetti competitivi e sostenibili. L'asineria, che ha sede a Capestrano, a 460 metri di quota nell'Aquilano, ha ottenuto, rispetto agli altri 18 finalisti, la media più alta tra il voto on-line della giuria popolare e quello della giuria tecnica. Ad essere premiata, nella sede della Coldiretti a Roma, è stata anche un'altra azienda abruzzese, la Rurabilandia di Atri, fattoria didattica e sociale di tipo istituzionale, al secondo posto nella categoria "Sostieni lo sviluppo".  Ciucolandia nasce nel 2007, da un'idea del 34enne Cristian Merlo. Amante della natura, il giovane imprenditore decide di dar vita ad una realtà dedicata agli asini, dopo anni trascorsi lavorando in allevamenti di pesce, in Italia e all'estero.  «Dopo aver lavorato fuori per 15 anni» racconta infatti Merlo «sono tornato a casa, a Capestrano e ho scoperto le meraviglie che la natura abruzzese offre. Spinto dalla curiosità, ho cercato di capire come mai gli asini fossero stati abbandonati quasi del tutto».  L'azienda agricola cresce in pochi anni. In un primo momento non è semplice trovare gli esemplari, ma Merlo, spostandosi da una fattoria all'altra della zona, riesce ad acquistarne trenta. Gli asini iniziano così a riprodursi, fino ad arrivare ai 140 esemplari di oggi.  Sono numerose le attività attualmente offerte da "Ciucolandia": dal trekking someggiato per scoprire le bellezze dell'Aquilano, alla produzione di latte d'asina, venduto settimanalmente a "chilometro zero" nel mercato "Campagna Amica"" di Pescara, fino ai gelati e allo yogurt.  «In pochi conoscono il latte d'asina», spiega Merlo «è un gusto che stava andando perduto, totalmente sconosciuto dalle nuove generazioni. Eppure, grazie alle sue caratteristiche, abbiamo risolto i problemi di molti bambini intolleranti alle proteine del latte vaccino».  È un legame forte quello che c'è tra il giovane imprenditore e i suoi animali. «Gli asini sono molto sensibili» dice, «hanno una memoria di ferro e sono in grado di riconoscere una persona anche dopo mesi. Quando vivi quotidianamente con animali che ti danno ogni volta emozioni diverse, finisci per amarli sempre di più».  «Il premio Oscar green è un risultato importante», continua Merlo, «perché in poco tempo siamo riusciti a far conoscere a livello nazionale una realtà spesso ignorata. Sperando che serva da stimolo ai giovani imprenditori abruzzesi, spesso demoralizzati».

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