Foto d'archivio

VENERDI' SANTO

A Chieti attesi in migliaia alla prima processione con la piazza libera

Collegamenti tra PalaTricalle e largo Cavallerizza dalle 17,30 alle 22,35. Stop alle bevande nel vetro. Il Comune: «Senza il cantiere la manifestazione sarà ancora più d’effetto»

CHIETI. Bus navetta, divieti e ordinanze per consentire che l’evento più caro ai teatini si svolga con serenità e partecipazione. E l’invito: «Per tutti, di venire ad assistere a un evento unico e coinvolgente, che con la sua bellezza è capace di toccare la sensibilità di chiunque, cattolico o non cattolico». Un invito che, a nome dell’amministrazione comunale, parte dal sindaco Diego Ferrara e dal vicesindaco e assessore agli Eventi Paolo De Cesare alla vigilia della processione del Venerdì Santo.

BUS NAVETTA. Per limitare disagi e fluidificare l’afflusso, con la Panoramica è stato predisposto il servizio di bus navetta che farà la spola fra il PalaTricalle e largo Cavallerizza. Dal PalaTricalle ci saranno partenze ogni cinque minuti dalle 17.30 alle 22.20; da largo Cavallerizza, con la stessa cadenza, dalle 17,45 alle 22,35.

PIAZZA FINALMENTE LIBERA. «Sarà la prima processione con la piazza interamente libera», ricordano Ferrara e De Cesare, «ci prepariamo ad accogliere migliaia di partecipanti e contiamo di farlo nel migliore dei modi, grazie alla sinergia con forze dell’ordine e volontari di protezione civile, affinché la sicurezza sia garantita e tutti possano assistere a questo evento unico e storico per la nostra città e per l’Abruzzo. Avere l’intera piazza a disposizione, renderà ancora più d’effetto il colpo d’occhio e la bellezza del rito».

IL PERCORSO. Organizzata della confraternita del Sacro Monte dei Morti, la processione parte da piazza San Giustino e attraversa via Pollione, piazza Valignani, via De Lollis, piazza Matteotti, via Arniense, via dei Crociferi, via Vicoli, largo Sant’Agata, via Galiani, via degli Agostiniani, via Toppi, corso Marrucino, piazza Valignani, corso Marrucino, piazza Trento e Trieste, via Zecca, via Ravizza, via Priscilla, piazza Templi romani, via Marcello, largo Barbella, via dei Domenicani, corso Marrucino, piazza Valignani, via Pollione e rientra in cattedrale.

DIVIETI E ORDINANZE. In queste settimane ci sono state riunioni in prefettura e questura, «perché è l’evento più importante della città», ribadiscono sindaco e vicesindaco, «lungo il tragitto saranno dislocate forze dell’ordine, polizia municipale, volontari della protezione civile il cui numero è stato potenziato. Ci sarà una viabilità a compartimenti stagni, per consentire che il corteo attraversi in sicurezza tutto il lungo percorso. Accanto al traffico, abbiamo aggiunto anche divieti di somministrazione e vendita di bibite in vetro nel perimetro interessato dalla processione, che sarà interdetto anche agli ambulanti e dovrà essere il più libero possibile da strutture di pertinenza dei pubblici esercizi».

«SPIRITUALITÀ E IDENTITÀ». «Si tratta di un momento catartico», sottolineano Ferrara e De Cesare, «lo è a livello spirituale, perché parliamo di una delle processioni di antiche d’Italia, ma lo è anche come evento attrattivo che per la sua identità, per la sua storia e per la ritualità che coinvolge centinaia di musicisti e figuranti, oltre a decine di migliaia di persone che ogni anno vengono a viverlo direttamente».

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