Atessa, in fiamme il Ced della Sevel, evacuati 800 operai

ATESSA. Sevel ferma a causa di un grosso incendio divampato ieri sera nella palazzina del Ced, il centro elaborazione dati dello stabilimento del Ducato. Circa 800 operai del secondo turno sono stati evacuati dal montaggio, a causa del fumo, e il turno notturno è stato annullato, anche per le fabbriche dell’indotto. Le fiamme non hanno interessato altri settori della fabbrica, che però rischia adesso un lungo stop. Il Ced, infatti, è una sorta di cervellone che smista i dati su come realizzare i Ducato. Nella palazzina, che si trova a circa cento metri dal montaggio, sono andati in fumo principalmente computer e fili elettrici. A scatenare il fuoco è stato, presumibilmente, un cortocircuito. Anche se le cause del rogo saranno adesso vagliate da vigili del fuoco -giunti sul posto con le squadre di Casoli e Lanciano- e carabinieri di Atessa. L’incendio è scoppiato dopo le 19. Ma con gli uffici vuoti non ci si è accorti subito di fuoco e fiamme. Lo stabilimento, e le fabbriche dell’indotto che producono just in time, si è fermato dalle 20. I dipendenti del montaggio, circa 800 a lavoro al momento del rogo, sono stati fatti evacuare e concentrati nel piazzale Moro. Non ci sono state scene di panico, ma qualcuno ha accusato giramenti di testa a causa del fumo. All’interno, come misura di sicurezza, sono state accese le ventole al contrario, in modo da buttare fuori l’aria satura di fumo. Le fiamme alte che hanno avvolto la palazzina del Ced hanno dato filo da torcere ai vigili del fuoco, che hanno agito soprattutto dall’esterno. Il danno causato dal rogo è ingente. La direzione aziendale ha deciso lo stop del terzo turno, quello delle 22. Ma la Sevel potrebbe rimanere chiusa diversi giorni e con essa anche l’indotto. Qualcuno ipotizza già il ricorso a giorni di cassa integrazione. (s.so. e d.d.l.)

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