Blitz in b&b e bar: denuncia e sospensione 

Controlli anti-illegalità della polizia: ospiti non segnalati in questura e mancanza di documenti sui rischi

LANCIANO. Denunciato il titolare di un bed&breakfast e sospesa l’attività di un bar. È il bilancio di controlli e verifiche nel settore della polizia amministrativa da parte della polizia di Stato. Anche questa settimana il questore della provincia di Chieti, Aurelio Montaruli, ha disposto controlli mirati nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione dei fenomeni di illegalità che riguardano diversi settori sottoposti a licenza o ad autorizzazione. In questa occasione l’attenzione si è rivolta di nuovo verso le zone di provincia, in particolare quella frentana, dove sono stati controllati un b&b e un bar. Nel primo caso il titolare verrà denunciato perché ha omesso di comunicare in questura le generalità delle persone alloggiate nella sua struttura. A tal proposito la questura ricorda che i gestori delle strutture ricettive possono dare alloggio esclusivamente a persone munite della carta d’identità o di altro documento idoneo ad attestarne l’identità secondo le norme vigenti e sono obbligati ad inviare i dati degli ospiti, esclusivamente per via telematica, entro 24 ore dal loro arrivo oppure immediatamente nel caso di soggiorni inferiori alle 24 ore. Le sanzioni previste in caso di violazione dell’obbligo di comunicazione sono l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro.
Nel caso del bar, invece, è stata contestata l’assenza del documento di valutazione dei rischi (Dvr). L’attività è stata sospesa e il titolare dovrà pagare una sanzione di 2.500 euro. Il documento mancante, sottolinea la questura, è il prospetto che racchiude i rischi e le misure di prevenzione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, ed è quindi obbligatorio per tutte le aziende con almeno un dipendente.
Le operazioni di controllo sono state effettuate da un team specializzato messo a disposizione da più uffici: la squadra di polizia amministrativa della questura di Chieti e il commissariato di Lanciano, l’ispettorato territoriale del lavoro di Chieti-Pescara ed il servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl provinciale. (s.so.)
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