Denso, due incontri in sei giorni «Spiegateci i piani dell’azienda» 

Si apre una settimana di vertici decisivi sulla pianificazione del futuro dello stabilimento di alternatori Laviano (Fim): discuteremo anche di cassa integrazione. Paolucci (Pd): Regione lontana dai problemi

SAN SALVO. Denso: da domani si apre una settimana di incontri e interlocuzioni sul futuro del colosso metalmeccanico del Vastese. Previsti due importanti incontri nel sito produttivo di Piana Sant'Angelo. Il primo è in programma nel pomeriggio del 9 maggio, il secondo il 15, in collegamento con il ministero del Lavoro. Ieri il consigliere regionale Pd, Silvio Paolucci, ha presentato una interrogazione su Denso ed Esplodenti Sabino accusando la Regione di essere assente. «Manca», accusa Paolucci, «una visione sul futuro del comparto e una politica industriale efficace».
LA BATTAGLIA SINDACALEI rappresentanti di Fim, Fiom, Uilm e Fismic, sono impegnati a garantire un futuro lavorativo ai dipendenti della multinazionale giapponese. «In programma abbiamo due incontri importanti», conferma il segretario della Fim, Marco Laviano, «il primo appuntamento è il 9 maggio. Nel pomeriggio, dopo l'incontro teatino sull'automotive, ci sarà un summit a San Salvo nel corso del quale l'azienda dovrebbe spiegare nel dettaglio il suo programma. Il 15 maggio, via remoto, saremo invece collegati con il ministero del Lavoro per discutere di ammortizzatori sociali e della conferma della proroga della cassa integrazione».
UN SALARIO DIGNITOSODa parte di Fiom, Fim, Uilm e Fismic è unanime la richiesta di distribuire gli ammortizzatori sociali in modo equo per non gravare troppo solo su alcuni dipendenti. «Rivendichiamo che a tutti i lavoratori vengano garantiti carichi di lavoro adeguati», afferma Nicola Manzi della Uilm. «Carichi equi, tali da assicurare a tutti i dipendenti il 51% di presenza in azienda». Contestualmente alla Cig, alla Denso ci sarà lo scivolo pensionistico che permetterà ai dipendenti più anziani di usufruire dell'isopensione.
L'ATTACCO POLITICOLa preoccupazione fra i lavoratori è tanta. Ieri sulla vertenza Denso è intervenuto il consigliere regionale Silvio Paolucci. «Confermati gli esuberi alla Denso, contrariamente a quanto dichiarato dall'assessore regionale Tiziana Magnacca», afferma Paolucci. «Grazie all’impegno dei sindacati, il tavolo nazionale pare avviarsi verso la proroga della cassa integrazione. Una vicenda che, come quella della Esplodenti Sabino, testimonia il fatto che il tema lavoro è urgente e, soprattutto, che non si risolve con le promesse, gli impegni e la solidarietà diffusi dal centrodestra in campagna elettorale. Sullo sfondo la preoccupazione di un indotto fatto di numerose imprese. Chiederò», annuncia Paolucci, «risposte al governatore Marco Marsilio e all’esecutivo sul perché stanno ancora una volta lasciando tutti questi lavoratori al loro destino. Non è pensabile l’assenza di politiche concrete e utili a fronteggiare la situazione e, soprattutto, a salvare il salvabile. Inerzia per la Denso, nonostante l’azienda abbia perso ben 243 unità nel 2023 e circa 180 lavoratori potrebbero uscire attraverso dell’isopensione, un istituto proposto dai sindacati in modo da evitare dolorosi licenziamenti. Stessa inerzia per la Sabino Esplodenti, chiusa subito dopo la morte di tre operai. Ad oggi si sussurrano solo fumose proposte che non lasciano ben sperare per la riconversione dell'attività e delle maestranze», conclude Paolucci.