Frana in centro, sprofonda la strada  

Si apre una buca di 4 metri. Di Felice: tratto non consolidato, la Regione sblocchi un milione che ci spetta per il dissesto

CHIETI. È da poco passata la mezzanotte quando davanti agli occhi increduli dell’avvocato Massimo Di Rocco l’asfalto di via Asinio Herio si sgretola e si apre una voragine di quattro metri di profondità e di un metro e mezzo di larghezza. L’avvocato sterza bruscamente per non finirci dentro, ma la macchina ci rimane comunque incastrata con le ruote di sinistra. Una volta riavutosi dallo spavento, chiama il 113 e dalla centrale operativa della questura teatina vengono avvertiti il comando provinciale dei vigili del fuoco, che si presenta subito sul posto con una squadra, e il Comune. Nel frattempo anche un’altra auto finisce con due ruote dentro il buco e fortunatamente, anche in questo caso, nessun danno per il guidatore ma solo per la vettura.
SINDACO-OPERAIO. Oltre al funzionario comunale reperibile, che pone subito il problema della difficoltà di trovare transenne per bloccare il traffico e ne solleva anche di altro genere, la questura chiama anche il sindaco Umberto Di Primio che, avuta notizia del problema delle transenne, decide di muoversi in prima persona. Chiama a sua volta un operaio comunale e si precipita in via Herio. L’operaio comunale è Marco Di Gregorio, nome che ricorre sempre quando il Comune ha a che fare con eventi imprevisti. E, anche questa volta, benché assolutamente fuori dall’orario di lavoro e anche di reperibilità, Di Gregorio risponde presente. E così sindaco e dipendente si mettono alla ricerca in giro per la città delle barriere per transennare l’area. È notte e via Herio a quell’ora è percorsa da auto che sfrecciano approfittando dell’assenza di traffico. Nel minor tempo possibile viene trovato tutto il materiale che serve per bloccare il traffico. Scatta così la chiusura della strada.
OGGI LA RIAPERTURA. La centralissima arteria teatina dovrebbe poter riaprire nella tarda mattinata di oggi. Gli uffici comunali dei lavori pubblici, coordinati dall’assessore Raffaele Di Felice, si sono subito messi al lavoro per far arrivare il materiale necessario e le ditte che sin dalla prima mattinata di ieri si sono messe a lavoro. Il buco è stato riempito e coperto già intorno a mezzogiorno di ieri. L’arrivo dell’asfalto per risistemare la carreggiata stradale, invece, è previsto per le 10 di questa mattina. Per cui è logico prevedere che la strada potrà essere riaperta al transito già in tarda mattinata. Sarà poi l’assessore Di Felice, insieme all’assessore alla viabilità Mario Colantonio e al comando della polizia municipale, a valutare se sarà possibile riaprire la strada anche ai mezzi pesanti o se si dovrà consentire il passaggio solo ai mezzi leggeri.
LE CAUSE. «A provocare la voragine è stato il dissesto idrogeologico che attanaglia la collina teatina e in particolare questo versante», dice l’assessore Di Felice. «Per consolidare la collina, l’allora onorevole Giovanni Pace fece arrivare a Chieti i fondi necessari a risanare diversi versanti collinari, ma non quest’area specifica. Ricordo che nelle casse della Regione c’è ancora un milione di euro del vecchio Progetto Chieti voluto da Pace, che non sono ancora stati spesi. Da due anni a questa parte ho provveduto a richiederli alla Regione ma, finora, senza esito». Secondo l’assessore Di Felice con i fondi del Progetto Chieti fu consolidata anche parte di via Herio, ad eccezione, però, del tratto che si trova lungo tutta la facciata esterna della sede del Genio Civile (sotto l’edificio del Genio Civile, invece, i lavori sono stati fatti una decina d’anni fa). Proprio in questa zona a gennaio del 2015 si aprì in mezzo alla strada un’altra voragine non molto lontana da quella di ieri. «Basta parlare con persone di una certa età e tutti confermeranno che purtroppo queste pericolose voragini si aprono abbastanza di frequente», ha testimoniato il direttore del Grande Albergo Abruzzo, Franco Casagrande, che ieri mattina all’alba si è accorto del profondo buco apparso proprio davanti all’albergo simbolo della città.
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