Carabinieri e polizia davanti al carcere di Lanciano per gli interrogatori

LANCIANO

I tre romeni confessano e inguaiano il quarto uomo / VIDEO

Conclusi in carcere gli interrogatori dei giovani fermati per la rapina in casa dei coniugi Martelli. Confermato il ruolo del capo della banda: "E' stato lui a tagliare l'orecchio"

LANCIANO. Hanno confessato, nel corso dell’interrogatorio che si è concluso pochi minuti fa, nel carcere di Lanciano. Costantin Aurel Turlica, di 22 anni; Ion Cosmin Turlica, di 20, e Aurel Ruset, 25, i tre giovani romeni fermati nei giorni scorsi hanno detto di aver partecipato alla rapina di domenica nella villa dei coniugi Martelli, a Lanciano, e di aver picchiato il chirurgo lancianese Carlo Martelli e la moglie, Niva Bazzan.

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"Hanno confessato la partecipazione alla rapina"
Le parole dell'avvocato dei romeni, Domenico Russo, alla fine dell'interrogatorio nel carcere di Lanciano (video di Teresa Di Rocco)

Nella loro confessione hanno tirato in ballo anche il quarto componente della banda, Alexandru Bogdan Colteanu, fuggito tre ore dopo la rapina insieme a uno dei tre complici. Il coinvolgimento di Colteanu è fondamentale ai fini dell’indagine, giacché il 26enne arrestato a Caserta dopo quattro giorni di fuga era trattenuto finora solo per la ricettazione dell’orologio di Martelli e per una precedente rapina messa a segno a Frosinone. I tre romeni interrogati questa mattina dal giudice delle indagini preliminari Massimo Canosa e dal procuratore capo del Tribunale di Lanciano, Mirvana Di Serio, hanno poi spiegato che non sono stati loro a tagliare il lobo di un orecchio alla signora Bazzan, addebbitando quindi la lesione gravissima al quarto componente della banda.

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Tutti e tre sono difesi dall’avvocato Domenico Russo che, all'uscita dal carcere, ha confermato l’esito dell’interrogatorio davanti agli inquirenti. Ora l’indagine prosegue per approfondire altri aspetti molto importanti della rapina nella villa dei Martelli, a cominciare dal numero effettivo dei componenti della banda. Nelle prossime ore, il giudice Canosa tramuterà in arresto lo stato di fermo dei tre indagati.

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