L’artista Femo torna a esporre a Vasto dopo 17 anni
VASTO. È tornato ad esporre a Vasto, sua città natale, a distanza di 17 anni, dopo un’odissea costellata da ricoveri e cicli interminabili di chemioterapia. Ha più di un significato la mostra...
VASTO. È tornato ad esporre a Vasto, sua città natale, a distanza di 17 anni, dopo un’odissea costellata da ricoveri e cicli interminabili di chemioterapia. Ha più di un significato la mostra “Personale d’arte” di Felice Molino, in arte Femo, l’artista vastese che dal 1977 vive a Medicina, in provincia di Bologna. L’esposizione, patrocinata dai due comuni (Vasto e Medicina), è stata inaugurata lo scorso 17 settembre nella saletta di Palazzo Mattioli, dove hanno trovato collocazione 22 opere, tra quadri e sculture, del pittore autodidatta che dal 1983 ha iniziato l’attività artistica partecipando ad estemporanee nazionali ed internazionali. Quella di Vasto rimarrà aperta fino a domenica.
«L’ho chiamata la mostra della rinascita», attacca Femo, «perché segna un momento molto importante della mia vita. Ho dovuto affrontare una grande prova. Ho vissuto dei momenti molto dolorosi a causa del mio stato di salute, ma ora sono qui, circondato dall’affetto dei miei amici che mi hanno aiutato in questa impresa artistica pagandomi perfino la saletta. Dovrò sottopormi ad ulteriori accertamenti clinici, ma sono fiducioso. Purtroppo, a causa delle mie condizioni di salute ho lavorato poco in questi ultimi mesi: dei quadri esposti solo tre sono nuovi. Sono tornato ad esporre a Vasto, la città dove sono nato, dopo 17 anni», continua l’artista autodidatta, «mi fa enorme piacere essere qui. Sono profondamente legato alla mia terra e alle mie radici anche se vivo da 40 anni a Medicina, ma mi spiace molto constatare che la cultura a Vasto sia poco valorizzata, nonostante sia una città piena di storia e di arte».
In occasione della mostra inaugurata domenica scorsa il Comune di Medicina, attraverso l’assessorato alla cultura, ha manifestato parole di grande apprezzamento per la nuova avventura artistica di Femo, dedicandogli uno spazio sul sito istituzionale. «Sì, sono molto grato all’assessore Valentina Baricordi per il messaggio che mi ha inviato», riprende il pittore, «si tratta ovviamente di un patrocinio simbolico, una sorta di gemellaggio tra Vasto e Medicina, che mi ha molto gratificato. Sono soddisfatto perché sto ricevendo molti attestati di stima anche da parte dei miei concittadini. Voglio lanciare un messaggio: sono vivo e continuo a dipingere con la passione di sempre, cercando di dare il meglio di me». (a.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
«L’ho chiamata la mostra della rinascita», attacca Femo, «perché segna un momento molto importante della mia vita. Ho dovuto affrontare una grande prova. Ho vissuto dei momenti molto dolorosi a causa del mio stato di salute, ma ora sono qui, circondato dall’affetto dei miei amici che mi hanno aiutato in questa impresa artistica pagandomi perfino la saletta. Dovrò sottopormi ad ulteriori accertamenti clinici, ma sono fiducioso. Purtroppo, a causa delle mie condizioni di salute ho lavorato poco in questi ultimi mesi: dei quadri esposti solo tre sono nuovi. Sono tornato ad esporre a Vasto, la città dove sono nato, dopo 17 anni», continua l’artista autodidatta, «mi fa enorme piacere essere qui. Sono profondamente legato alla mia terra e alle mie radici anche se vivo da 40 anni a Medicina, ma mi spiace molto constatare che la cultura a Vasto sia poco valorizzata, nonostante sia una città piena di storia e di arte».
In occasione della mostra inaugurata domenica scorsa il Comune di Medicina, attraverso l’assessorato alla cultura, ha manifestato parole di grande apprezzamento per la nuova avventura artistica di Femo, dedicandogli uno spazio sul sito istituzionale. «Sì, sono molto grato all’assessore Valentina Baricordi per il messaggio che mi ha inviato», riprende il pittore, «si tratta ovviamente di un patrocinio simbolico, una sorta di gemellaggio tra Vasto e Medicina, che mi ha molto gratificato. Sono soddisfatto perché sto ricevendo molti attestati di stima anche da parte dei miei concittadini. Voglio lanciare un messaggio: sono vivo e continuo a dipingere con la passione di sempre, cercando di dare il meglio di me». (a.b.)
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