ABRUZZO
La Liberazione al Sacrario della Brigata Maiella
E venerdì l'appuntamento con il Sentiero della libertà con 320 iscritti in partenza da Sulmona e arrivo domenica a Casoli
TARANTA PELIGNA. Il Sacrario di guerra della Brigata Maiella a Taranta è il punto di riferimento della Giornata della Liberazione in Abruzzo, luogo dell'appuntamento per la celebrazione del 79° anniversario.
Alle 9,45, corteo con la Banda di Gessopalena. Una rappresentanza del 9° Reggimento Alpini provvede all'alzabandiera. Alle 11,30, a Lama dei Peligni, il sindaco Tiziana Di Renzo presenta il video "Maria Di Marzio" curato dal liceo scientifico di Casoli e dalla professoressa Maria Lucia Di Fiore. Nel pomeriggio incontro in contrada Lago Saraceno di Montenerodomo in memoria delle vittime di Vallone Cupo. Più tardi a Fallascoso e poi in contrada Riga per le vittime di quel luogo, ritrovo a Torricella per corteo. Alle 18,15 deposizione di una corona a Sant’Agata per le vittime della strage del 21 gennaio 1944, e fiaccolata verso il Paese Vecchio di Gessopalena. Ad Atessa, alle 10,30, deposizione corona al monumento ai caduti in piazza Benedetti con discorso del sindaco Giulio Borrelli e le esibizioni del coro degli Alpini e della banda “Città di Atessa”.
Domani, venerdì, altro appuntamento tradizionale per la Liberazione: è il Sentiero della Libertà, iniziativa da Sulmona a Taranta a Peligna, organizzata dall'omonima associazione per ricordare e celebrare il percorso che rappresentò la via di fuga di migliaia di prigionieri alleati e di giovani italiani che lottavano per la liberazione d’Italia, divisa dalla Linea Gustav dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.
Sono 320 gli iscritti che si apprestano a percorrere gli stessi passi, abitare gli stessi scorci e ammirare gli stessi paesaggi che sono stati testimoni della storia più di 80 anni fa, nei giorni della speranza, del futuro e della libertà che hanno portato alla Liberazione dal nazifascismo.
Sessanta chilometri da coprire in 72, partendo dalla città di Ovidio, fino ad arrivare a Casoli, con soste a Campo di Giove e Taranta Peligna. Un percorso che vede scavallare il Guado di Coccia, massima depressione della Maiella. Qui è previsto l’omaggio a Ettore de Corti, il soldato italiano ucciso dai tedeschi, mentre tentava di raggiungere le truppe alleate. E poi il momento della deposizione della targa nel Sacrario della Brigata Maiella, a Taranta Peligna, fino al raggiungimento di Casoli, con sosta al monumento di Donato Ricchiuti.
Alla marcia si unisce anche Timothy Kingham, figlio di un ex prigioniero inglese. La marcia parte da Sulmona, il 26 aprile, alle 9,30 da viale Togliatti. Attraversata la città si prosegue verso Campo di Giove, dove i marciatori pernotteano in tenda. Il 27 aprile la marcia ripartie in direzione Taranta Peligna, con arrivo previsto nel pomeriggio. Domenica 28 ultima tappa. Il cammino prosegue verso Casoli, arrivando in piazza della Memoria attorno alle 17.
Come di consueto a partecipare sono soprattutto studenti e docenti, non solo abruzzesi. Viene rievocato un passato di terrore e di coraggio, di barbarie e di solidarietà, come sottolineò l’allora presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, nel discorso, tenuto a Sulmona, per la prima edizione della Marcia il 17 maggio del 2001: «Oggi un gruppo si accinge a ripercorrere quegli aspri sentieri, i sentieri della libertà. Anch'io fui uno di loro, lasciai Sulmona, lasciai coloro che mi avevano accolto come un fratello…». Quest’anno ricorre l’80° anniversario della traversata di Carlo Azeglio Ciampi che ne ha lasciato testimonianza nel suo diario riportato nel libro Sul Sentiero della Libertà (Ianieri Edizioni) appena pubblicato in memoria di Mario Setta, storico e fondatore dell’associazione. (g.m. e d.d.l.)