Molestie sessuali a scuola, prof indagato 

Nei guai un docente di Chieti che lavora in un istituto di Milano. Il giudice: può colpire ancora, stia lontano dalle studentesse

CHIETI. Violenza sessuale continuata e aggravata dall’abuso di autorità. È l’infamante reato per il quale è indagato un professore teatino di 55 anni che insegna in una scuola media di Milano. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale meneghino, Patrizia Nobile, su richiesta del pubblico ministero Grazia Colacicco, ha disposto nei confronti del docente la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime, due studentesse di 13 e 15 anni, e ai luoghi da loro abitualmente frequentati. Significa che non potrà mettere più piede neanche nell’istituto scolastico, all’interno del quale – secondo la ricostruzione accusatoria – si sono verificate le molestie. Il caso è arrivato all’attenzione della procura dopo una segnalazione da parte del preside. L’Ufficio scolastico regionale ha già aperto un procedimento disciplinare.
LE ACCUSE
Le ragazzine sono state ascoltate dagli investigatori milanesi in ambiente protetto – come stabilito dalla Carta di Noto che, ormai da tempo, detta le linee guida per l’esame dei minorenni sottoposti a violenze – e hanno confermato le morbose attenzioni ricevute da parte del professore. Il cinquantacinquenne di Chieti è accusato di aver assunto una sorta di condotta seriale. I complimenti sull’aspetto fisico e sull’abbigliamento delle giovani, infatti, sono ben presto deragliati in considerazioni e atteggiamenti assolutamente inappropriati per un contesto scolastico, finché l’insegnante avrebbe addirittura allungato le mani sulle vittime, che sarebbero state costrette a subire quelli che il giudice – condividendo la tesi della procura – ha catalogato come veri e propri atti sessuali.
LO SFOGO
I frequenti contatti fisici, avvenuti sempre in assenza di altri docenti, hanno messo in forte imbarazzo e turbato le due alunne, che si sono confidate rispettivamente con una psicologa e un’educatrice. A quel punto è stato informato il dirigente scolastico. Anche le battute a sfondo sessuale nei confronti dei ragazzi della classe erano diventate ormai all’ordine del giorno.
LO SCONTRO
Una delle vittime, infastidita dagli atteggiamenti del prof che avevano ampiamente travalicato il limite di un rapporto confidenziale tra alunna e docente, dopo l’ennesima volta che il cinquantacinquenne le ha messo le mani addosso, si è ribellata. A quel punto l’uomo ha reagito a brutto muso, mostrando aggressività.
«RACCONTI ATTENDIBILI»
I racconti delle studentesse sono stati ritenuti attendibili sia dalla procura che dal tribunale: d’altra parte, gli inquirenti non hanno individuato ipotetiche ragioni per le quali la quindicenne e la tredicenne avrebbero potuto avere interesse a muovere accuse calunniose nei confronti del docente. Il giudice, ritenuti sussistenti i gravi indizi di colpevolezza, ha deciso di applicare la misura cautelare considerando concreto il rischio di reiterazione del reato da parte dell’indagato. Nei prossimi giorni il docente potrà fornire la sua versione dei fatti e respingere gli addebiti nel corso dell’interrogatorio di garanzia.
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