ATESSA. Al via il progetto OrtiAmo per promuovere la passione per l’agricoltura e la cultura della sostenibilità nelle giovani generazioni. In prima linea Valagro, l’azienda di Atessa leader nella produzione e commercializzazione di biostimolanti e altre specialità nutrizionali per le piante. Il progetto educativo, promosso insieme al quotidiano Il Centro e realizzato da MateriaViva, partirà domani coinvolgendo 170 bambini delle scuole elementari delle province di Chieti e Pescara. Dieci classi provenienti dagli istituti comprensivi Pescara 2, Cepagatti, Don Milani (Lanciano), Ciampoli-Spaventa (Atessa) e Benedetto Croce (Paglieta), che saranno affiancati dagli educatori della società MateriaViva per sviluppare un percorso educativo basato sulla metodologia “learning by doing”: per tutto il corso del progetto, ognuno dei 170 bambini coinvolti -delle classi quarte e quinte elementari- sarà chiamato a prendersi cura di una piantina di insalata seguendo da vicino il ciclo di vita della pianta, fino alla raccolta. Ad ogni lezione sarà collegata una parte del quaderno didattico, una sorta di sussidiario fornito a tutti i bambini per accompagnarli nel percorso educativo e permettere loro di riportare passo dopo passo la propria esperienza. Ogni classe avrà inoltre a disposizione un tablet che permetterà l’osservazione delle piantine al microscopio digitale, oltre che la documentazione di ogni fase esplorata attraverso foto e video in time-lapse. In un apposito sito web, inoltre, sarà raccontare il progetto con aggiornamenti e news. A dare il via al progetto sarà la classe 4° A dell’Istituto comprensivo di Cepagatti dove si terrà il primo dei 30 incontri in aula in cui si articola complessivamente il progetto. «Come azienda, Valagro ha una responsabilità precisa nei confronti della comunità locale, quella di diffondere il più possibile la fiducia nell’innovazione e la cultura della sostenibilità», dice Ottorino La Rocca, presidente e fondatore di Valagro, «grazie a OrtiAmo possiamo raggiungere questo ambizioso obiettivo rivolgendoci direttamente ai bambini, che rappresentano i futuri collaboratori della nostra azienda, oltre che i futuri cittadini della comunità nella quale operiamo».
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