Ospedale, confronto tra politici e cittadini
Guardiagrele. In piazza l’iniziativa di “Salute è diritto”: «Vogliamo il presidio di zona disagiata»
GUARDIAGRELE . Gli organizzatori dicono che l’iniziativa è finalizzata «a non fare la solita retorica politica». Con queste premesse l’associazione “Salute è diritto” annuncia per sabato, alle 18, in piazza Santa Maria Maggiore, la manifestazione “Riprendiamoci l’ospedale” con gli interventi di Simone Dal Pozzo, Donatello Di Prinzio, Genoeffa Iacovella, Nicola Liberatoscioli, Sara Marcozzi, Dario Rosato e Sandro Salvi. «Non si parlerà del passato», dicono i promotori, «ma del futuro dell’ospedale Santissima Immacolata di Guardiagrele. E lo spunto è dato dalla possibilità di istituire nella cittadina il cosiddetto “ospedale di zona disagiata” che metterebbe in sicurezza il territorio visto che Guardiagrele e il comprensorio hanno le carte in regola per ottenere questa tipologia di presidio sanitario. Cercheremo di coinvolgere il maggior numero di cittadini, pronti anche a fare una manifestazione nella sede della Regione all’Aquila. La nostra associazione e la gente di questi di qui sono disposti a portare avanti la richiesta di questo diritto perché è fondamentale per la salute di chi abita in questi posti» Modera l’incontro Pietro D’Amico. Il caso di pioggia la manifestazione si terrà al cinema teatro Garden.
Sulla vicenda dell’ospedale di zona disagiata, è intervenuto anche Franco Caramanico, consigliere comunale di opposizione. «Ad Atessa», scrive Caramanico in una nota, «la Regione ha fatto propria la proposta di quel Comune annunciando la costituzione di un tavolo di lavoro e la sospensione del provvedimento di riconversione dell’ospedale in presidio territoriale. Una decisione che dimostra la bontà della proposta di “ospedale per zona disagiata” sostenuta con forza da noi prima dell’approvazione del piano di riordino della rete ospedaliera e prima della decisione di chiudere gli ospedali di Guardiagrele e Atessa. Ma è una decisione ancora più importante perché», sottolinea Caramanico, «riapre una discussione e un confronto col governo sulla programmazione regionale. Sulla istituzione di un tavolo di lavoro, ricordo che questo, per il nostro ospedale, è stato istituito da tempo e che sono stati presentati delibere, documenti, dossier; che ci sono stati incontri con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, con l’assessore regionale Silvio Paolucci, con l’Agenzia sanitaria regionale e con la quinta commissione sanità; che oggi, con la decisione su Atessa, tutto questo fa un passo avanti. Mi auguro che la Regione metta insieme anche la richiesta di Guardiagrele che non è concorrente con quella di Atessa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Sulla vicenda dell’ospedale di zona disagiata, è intervenuto anche Franco Caramanico, consigliere comunale di opposizione. «Ad Atessa», scrive Caramanico in una nota, «la Regione ha fatto propria la proposta di quel Comune annunciando la costituzione di un tavolo di lavoro e la sospensione del provvedimento di riconversione dell’ospedale in presidio territoriale. Una decisione che dimostra la bontà della proposta di “ospedale per zona disagiata” sostenuta con forza da noi prima dell’approvazione del piano di riordino della rete ospedaliera e prima della decisione di chiudere gli ospedali di Guardiagrele e Atessa. Ma è una decisione ancora più importante perché», sottolinea Caramanico, «riapre una discussione e un confronto col governo sulla programmazione regionale. Sulla istituzione di un tavolo di lavoro, ricordo che questo, per il nostro ospedale, è stato istituito da tempo e che sono stati presentati delibere, documenti, dossier; che ci sono stati incontri con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, con l’assessore regionale Silvio Paolucci, con l’Agenzia sanitaria regionale e con la quinta commissione sanità; che oggi, con la decisione su Atessa, tutto questo fa un passo avanti. Mi auguro che la Regione metta insieme anche la richiesta di Guardiagrele che non è concorrente con quella di Atessa».
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