Porta San Biagio Ai lavori di restauro pronte 142 ditte
Un esercito di imprese risponde all’appalto del Comune Ma solo venti saranno sorteggiate per le offerte
LANCIANO. Ben 142 ditte hanno risposto al bando da 300mila euro per restaurare porta San Biagio, unica delle 9 porte medievali cittadine ancora in piedi. Ma a gareggiare ora saranno 20 ditte, estratte a sorte. Sono state 142 le ditte che hanno risposto alla manifestazione di interesse pubblicata dalla Centrale unica di committenza (Cuc) per i lavori di restauro di Porta San Biagio (XIII secolo), e riqualificazione dei percorsi vicini, tra cui l’ultimo tratto di via dei Bastioni ridotto a brandelli con i sanpietrini saltati. L’importo dei lavori è di 254.434,20 euro e il tempo previsto per farli è di 235 giorni.
Un esercito di imprese, di ogni regione d’Italia, si è detta interessata ai lavori, così la Cuc ha dovuto procedere ieri con il sorteggio di 20 ditte che ora faranno le offerte. A finanziare l’opera è la Regione, con 300mila euro fondi Masterplan. Il progetto di riqualificazione, redatto dall’architetto Adele Di Campli, prevede la pulizia della porta e il consolidamento di mattoni e pietre che portano i segni oltre che del tempo, dell’incuria. Sarà rifatta, riutilizzando i cubetti di porfido saltati, la pavimentazione dell’ultimo tratto di via dei Bastioni, della piazzetta prospiciente la porta, della gradinata in acciottolato e dei due percorsi pedonali che portano verso il parcheggio con ascensore e la strada di via Per Frisa. Prima si rifaranno fognature e reti di raccolta delle acque che saltano di continuo rendendo la vita impossibile ai residenti della zona. Sono previste luci e anche la sistemazione, all’intersezione tra i due percorsi, dello stemma di Lanciano.
E saranno anche consolidati circa 13 metri di mura antiche, rimaste fuori dal primo lotto dei lavori. Che sta per essere ultimato e riguarda la chiusura della voragine che si è aperta dal 2005 sulle mura vicino alla porta e che si è allargata paurosamente dopo gli smottamenti del 2011, 2013, 2015 e 2017. Anni che hanno portato a peggiorare la situazione delle altre frane attive in città.
«Sono stati già sistemati i pali in cemento armato», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Giacinto Verna, «che scendono fino a una profondità di 10 metri, fatto il sistema di contrafforti, tiranti e la impermeabilizzazione del muro. A breve si farà il rivestimento del muro con i mattoni originari, messi da parte. Inoltre abbiamo fatto una variante da 70mila euro per ultimare dei lavori non previsti. Riguardano la parte finale del muro, verso il parcheggio di via Per Frisa e non vanno a inficiare gli interventi del II lotto. Consolidamento del muro e della porta sono lavori che rientrano nell’opera organica di recupero avviata dall’amministrazione nel quartiere di Lancianovecchia, il più antico della città che ha visto anche la riqualificazione di via dei Frentani, 500mila euro di lavori eseguiti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Un esercito di imprese, di ogni regione d’Italia, si è detta interessata ai lavori, così la Cuc ha dovuto procedere ieri con il sorteggio di 20 ditte che ora faranno le offerte. A finanziare l’opera è la Regione, con 300mila euro fondi Masterplan. Il progetto di riqualificazione, redatto dall’architetto Adele Di Campli, prevede la pulizia della porta e il consolidamento di mattoni e pietre che portano i segni oltre che del tempo, dell’incuria. Sarà rifatta, riutilizzando i cubetti di porfido saltati, la pavimentazione dell’ultimo tratto di via dei Bastioni, della piazzetta prospiciente la porta, della gradinata in acciottolato e dei due percorsi pedonali che portano verso il parcheggio con ascensore e la strada di via Per Frisa. Prima si rifaranno fognature e reti di raccolta delle acque che saltano di continuo rendendo la vita impossibile ai residenti della zona. Sono previste luci e anche la sistemazione, all’intersezione tra i due percorsi, dello stemma di Lanciano.
E saranno anche consolidati circa 13 metri di mura antiche, rimaste fuori dal primo lotto dei lavori. Che sta per essere ultimato e riguarda la chiusura della voragine che si è aperta dal 2005 sulle mura vicino alla porta e che si è allargata paurosamente dopo gli smottamenti del 2011, 2013, 2015 e 2017. Anni che hanno portato a peggiorare la situazione delle altre frane attive in città.
«Sono stati già sistemati i pali in cemento armato», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Giacinto Verna, «che scendono fino a una profondità di 10 metri, fatto il sistema di contrafforti, tiranti e la impermeabilizzazione del muro. A breve si farà il rivestimento del muro con i mattoni originari, messi da parte. Inoltre abbiamo fatto una variante da 70mila euro per ultimare dei lavori non previsti. Riguardano la parte finale del muro, verso il parcheggio di via Per Frisa e non vanno a inficiare gli interventi del II lotto. Consolidamento del muro e della porta sono lavori che rientrano nell’opera organica di recupero avviata dall’amministrazione nel quartiere di Lancianovecchia, il più antico della città che ha visto anche la riqualificazione di via dei Frentani, 500mila euro di lavori eseguiti».
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