Visite a distanza coi robot a Guardiagrele e a Casoli
I pazienti dei due presidi periferici visitati dagli specialisti di Chieti e Lanciano grazie alla telemedicina: il medico assiste all’esame e fornisce il teleconsulto
GUARDIAGRELE . Gli ospedali di comunità di Guardiagrele e Casoli vanno in rete grazie al sistema di telemedicina “InTouch Health”, una sorta di robottini che diventano occhi e orecchie dei medici specialisti degli ospedali di Chieti e Lanciano, i quali possono così visitare a distanza i pazienti ricoverati nei due presidi periferici e fornire rapidamente un teleconsulto specialistico. Ciò riduce drasticamente il tempo di intervento (fattore fondamentale in caso di ictus, infarti e grandi traumi), la necessità di trasferimenti in ambulanza ed evita di intasare i Pronto soccorso per situazioni da codice verde gestibili in remoto. Chi si trova nei presidi di Guardiagrele e Casoli ha lo specialista a disposizione, come se si trovasse in ospedale a Chieti o Lanciano. Dopo la fase, in corso, di sperimentazione e formazione del personale (previsto il coinvolgimento delle unità operative ospedaliere di vulnologia, cardiologia, cardiochirurgia, neurologia, pneumologia e medicina), la rete potrà essere ampliata ad altre strutture sanitarie della provincia. Il sistema, acquistato a ottobre scorso dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti con procedura negoziata da Studio Pacinotti srl (parte della holding AB Medica) e un investimento di 636.352 euro con fondi assegnati alla telemedicina dalla Regione Abruzzo, è certificato come dispositivo medico di classe IIA. È dotato di comunicazione audio-video bidirezionale ad altissima risoluzione e permette al medico o a più medici di essere presenti virtualmente al letto del paziente e interagire con lui e con il personale sanitario che si trova sul posto tramite una control station, un normale computer o un tablet. Può essere collegato a ulteriori dispositivi come ecografo, ecocardiografo, dermatoscopio, oftalmoscopio, otoscopio: il medico assiste in remoto all’esame e fornisce il parere. Sulla stazione di controllo è possibile collegare un sistema di telecardiologia che consente al cardiologo di visualizzare l’elettrocardiogramma, parlare con il paziente, auscultarlo, raccogliere l’anamnesi ed emettere il referto. È garantita la connessione stabile e la privacy e può essere connesso alla rete Pacs ospedaliera, il sistema di archiviazione che consente alle unità operative della Asl di condividere le immagini diagnostiche digitali. Ciò permetterà allo specialista di visualizzare in remoto le immagini e i dati clinici dei pazienti. Con la rete di teleconsulto si potranno ottenere consulti specialistici anche da ospedali di altre Asl e regioni.