Disney celebra Leopardi con “Topolino e la chiave dell’Infinito”
RECANATI. Arrivano fino a Topolinia le celebrazioni in corso a Recanati per il compleanno di Giacomo Leopardi, nato il 29 giungo 1798. Se “In festa con Giacomo. I giorni del giovane favoloso” ha...
RECANATI. Arrivano fino a Topolinia le celebrazioni in corso a Recanati per il compleanno di Giacomo Leopardi, nato il 29 giungo 1798. Se “In festa con Giacomo. I giorni del giovane favoloso” ha potuto contare in questo fine settimana su un parterre di ospiti quali Vittorio Sgarbi, Fiorella Mannoia, Tullio Solenghi e Vittorio Magrelli, Topolinia mette in campo due delle sue stelle più illustri: Topolino e Pippo in una storia a fumetti dedicata a Leopardi bambino nel numero in edicola del settimanale Disney intitolato al topo più famoso del mondo. In “Topolino e la chiave dell'Infinito”, sceneggiatura di Silvia Martinoli e disegni di Roberto Marini, tra i materiali da esporre in una mostra saltano fuori una chiave dalla strana forma e un manoscritto che sembra una poesia inedita. Grazie ad una macchina del tempo, Topolino e Pippo vengono inviati ai primi dell’800 a Recanati dove incontrano Giacomo bambino (molto simile all’immagine che ne dà del film “Il giovane favoloso” di Martone) ma anche il padre, il conte Monaldo, e Teresa, la figlia del cocchiere, che diventerà la Silvia della famosa poesia. Pippo viene assunto per pulire i 16 mila libri della biblioteca di Casa Leopardi, Topolino diventa il precettore del giovanissimo nobile, guidando il lettore alla scoperta di sogni, segreti e fantasie che nutriranno l’universo poetico di Giacomo adulto: la luna, il cielo stellato, la torre del Passero solitario l’Infinito, i sentimenti per Silvia, ragazza comune che diventa il simbolo della gioventù troppo presto finita.
La chiave apre un ripostiglio dove Giacomo custodisce il suo diario, che Topolino e Pippo lasciano dov’è per non interferire con la Storia e per lasciare libero di esprimersi il futuro poeta. «In fondo non c’è bisogno di avere un nuovo reperto tra le mani per celebrare l’infinita grandezza del poeta di Recanati», dicono gli scienziati Marlin e Zapotec, prima di lasciare spazio a una serie di tavole che celebrano le poesie più famose di Leopardi, ricche di affettuosi omaggi del disegnatore Marini a Recanati e ai suoi angoli suggestivi. «Leopardi è il mio poeta preferito. Renderlo un personaggio di una storia di Topolino è un modo per avvicinare i giovani alla sua opera» spiega la sceneggiatrice Silvia Martinoli, che deve il nome al fatto che «anche a mia madre piaceva Leopardi».
La chiave apre un ripostiglio dove Giacomo custodisce il suo diario, che Topolino e Pippo lasciano dov’è per non interferire con la Storia e per lasciare libero di esprimersi il futuro poeta. «In fondo non c’è bisogno di avere un nuovo reperto tra le mani per celebrare l’infinita grandezza del poeta di Recanati», dicono gli scienziati Marlin e Zapotec, prima di lasciare spazio a una serie di tavole che celebrano le poesie più famose di Leopardi, ricche di affettuosi omaggi del disegnatore Marini a Recanati e ai suoi angoli suggestivi. «Leopardi è il mio poeta preferito. Renderlo un personaggio di una storia di Topolino è un modo per avvicinare i giovani alla sua opera» spiega la sceneggiatrice Silvia Martinoli, che deve il nome al fatto che «anche a mia madre piaceva Leopardi».