Le Quattro stagioni rock vanno in scena ad Avezzano 

Il musicista marsicano Mistheria porta in scena il suo “Vivaldi Metal Project” «Il 31 ottobre l’anteprima in Abruzzo con un ensemble internazionale»

AVEZZANO. Da un lato le forme indefinite della malinconia. Dall'altro, la forza della natura declinata nelle stagioni, dalle note soffuse dell'inverno, all'impeto del terzo movimento dell'estate con i tuoni e le onde che si infrangono sulla terra bagnata. Magie di Antonio Vivaldi, il "Prete rosso" che ha rivoluzionato la musica strumentale ispirando anche Bach, musicista dotato di fertilità compositiva senza pari, al punto che la sua influenza si sente ancora oggi. Un'influenza da molti anni nelle corde di Mistheria, tastierista originario della Marsica, già al lavoro con Bruce Dickinson degli Iron Maden, Rob Rock, Roy Z e tanti altri.
Proprio lui, al secolo Giuseppe Iampieri, che vive e insegna alla Rock Akademija di Zagabria da anni, ha iniziato a lavorare nel 2013 a un'opera rock-sinfonica basata sul capolavoro barocco di Vivaldi "Le Quattro stagioni". Il risultato è il "Vivaldi Metal Project" che, nell'ambito delle registrazioni ha raccolto il contributo di 130 artisti dalla scena rock/metal e classica, orchestra, un quartetto d'archi e tre cori provenienti da tutto il mondo. L'album, prodotto dalla "Pride & Joy music" include 14 brani (15 brani nell'edizione giapponese) tutti i movimenti della partitura originale di Vivaldi più due nuovi brani originali scritti da Mistheria. Stiamo forse parlando di uno dei più grandi progetti rock-sinfonici di sempre. Dopo una serie di sessioni live in prevalenza unplugged, il progetto sbarcherà, il 31 ottobre, al Teatro dei Marsi di Avezzano. Un concerto promosso da Phm Events agenzia di Diego Fiordigigli e Chiara Masciovecchio che dal capoluogo organizzerà una trasferta in navetta. I biglietti sono disponibili anche nei punti Sisal.
L’idea originaria era di organizzare il concerto all’Aquila, ma al momento non esistono strutture adatte ad ospitare esibizioni con oltre 400 spettatori e la struttura marsicana riesce ad accoglierne anche il doppio. Protagonista assoluto di questa avventura, in studio e dal vivo, proprio Mistheria che conta oltre 70 album tra cui la sua e altre produzioni per artisti e gruppi che vanno dal classico al metal, dal new-age alle colonne sonore, dal pop al rock. Inoltre, lavora come produttore, arrangiatore, sviluppatore di suoni digitali e contenuti multimediali, insegnante e dimostratore per diversi marchi di strumenti e programmi musicali.
«Il progetto è un po' la sintesi della mia carriera e di quello che sono le mie predilezioni artistiche, sia dal punto di vista sonoro, sia dal punto di vista digitale: sul palco abbiamo predisposto un allestimento abbinato a ciascuna opera, sviluppato dall'artista polacco Adrian Olebinski», assicura Iampieri che ad Avezzano sarà supportato dalle cantanti Angel Wolf-Black, britannica, e Nicoletta Rosellini oltre ai bulgari Tsena Stefanova e Dimitar Belchev; dai chitarristi Leonardo Porcheddu e Michele “Dr. Viossy” Vioni e dal belga Quentin Cornet. Al violino Abigail Stahlschmidt (Usa), al basso Dino Fiorenza e alla batteria il danese Mark Cross. Mistheria dirigerà l'ensemble dal palco, suonando le tastiere. L'assistente di produzione è il bulgaro Zhivko Koev.
Che effetto fa portare la sua opera davanti al pubblico di casa?
«È senza dubbio un'emozione inedita. Non torno di rado ad Avezzano o Luco dei Marsi, ma lo faccio per ragioni legate alla mia famiglia e ai miei affetti. Tanti che mi conoscono come amico mi vedranno sul palco come musicista live e questa è una prospettiva che mi rende orgoglioso».
Come ha sviluppato il progetto legato a vivaldi?
«Non è stato facile individuare una strada da seguire. Diversi sono stati i tentativi di ricomporre l'opera di Vivaldi e di riscrivere le partiture in chiave rock, come ad esempio ha fatto Max Richter in "Vivaldi – The Four Seasons. Ho cercato di seguire fedelmente lo spartito originale sfruttando, contemporaneamente, l'energia del metal per indicare gli accenti. Poi c'è stato un lungo lavoro di preparazione che ha preceduto l'esperienza in studio, con tanto di sessioni a distanza che mi hanno permesso di entrare in contatto con i 130 musicisti. Abbiamo suonato “unplugged” più volte».
Dove vi porterà questo tour?
«La data di Avezzano è da considerarsi un'anteprima internazionale, ma ci siamo già esibiti dal vivo a Plovdiv in Bulgaria. Saremo poi a Sofia, in Romania, in Grecia e l'estate prossimo in Olanda».
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