Arriva Pint of Science incontri scientifici gustando una birra
L’evento, per la prima volta in città, si tiene in 21 nazioni Tre serate con esperti, ricercatori e gruppi musicali
L’AQUILA. Gli incontri sono gratuiti. Le birre no. Fatta questa doverosa premessa, la città si appresta a vivere uno degli eventi più importanti dal punto di vista della divulgazione scientifica a livello internazionale. Dalle sei città del primo appuntamento italiano nel 2015, alle venti di quest’anno: quella in programma da lunedì a mercoledì prossimi si annuncia come un’edizione da record con 66 pub e 300 speaker in varie regioni italiane e in ben 21 nazioni, in contemporanea, nei cinque continenti. Dai castelli del circondario aquilano alle onde gravitazionali, dalle nuove tecnologie del 5G alle bufale scientifiche e alle strategie di convivenza con l’orso bruno, passando per la prevenzione del rischio sismico, i social media e le strategie abitative. Tutto questo è Pint of Science L’Aquila 2018. Per la prima edizione aquilana della manifestazione, nata nel 2013 nel Regno Unito, sono state scelte tre aree tematiche: Atoms to Galaxies (dagli atomi alle galassie), Planet Earth (il nostro pianeta), Our Society (la società). Durante ognuna delle tre serate, i 3 locali del centro storico aquilano Home sweet home, Fratelli-Il Bacaro e Caffè Garibaldi ospiteranno gli appuntamenti in cui si potrà parlare con ricercatori e scienziati, in un’atmosfera informale, resa colloquiale e distesa anche grazie alla degustazione di birre artigianali. Oltre alla partecipazione di 27 ricercatori, le serate ospiteranno anche il contributo artistico dei Solisti Aquilani, del fotografo Roberto Grillo, di Luca Serani e Giuseppe Tomei di Spazio Rimediato e del gruppo musicale Bussola rotta a Sud-Est e della giornalista Barbara Bologna. La protagonista assoluta sarà proprio la birra, anche grazie alla partecipazione di Neil Reid dell’Università di Toledo, negli Stati Uniti, ospite conosciuto come “The Beer Professor”, per aver visitato oltre 150 birrifici artigianali in tutto il mondo, cercando le ragioni del successo planetario della bevanda. Lunedì alle 21.30 terrà un incontro dal titolo “Making your beer great again”.
«Dopo tanti anni, finalmente siamo riusciti a inserire la nostra città all’interno della rete internazionale di Pint of Science», afferma Chiara Badia, coordinatrice dell’evento all’Aquila. «Per l’occasione abbiamo messo insieme ricercatori, dottorandi, professori e studenti, provenienti da varie realtà scientifiche aquilane, che insieme faranno squadra per l’organizzazione dei tre giorni dell’evento».
L’iniziativa, come hanno ricordato Massimo Prosperococco, responsabile della comunicazione, e il professor Armando Carlone, è un evento non a scopo di lucro che esiste grazie al contributo degli sponsor principali: Infn (l’Istituto nazionale di astrofisica), l’Aism e l’istituto Pasteur Italia (Fondazione Cenci Bolognetti). Inoltre all’Aquila si avvale del sostegno dell’Ateneo, del Gran Sasso Science Institute e dei Laboratori del Gran Sasso.
Per ulteriori informazioni e per il programma: www.pintofscience.it (fab.i.)
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