Con Happy Day Event si torna agli anni ’90
Il direttore artistico Niko Gizzi: per noi un investimento importante, vogliamo abbracciare tutto il bacino abruzzese
L’AQUILA. Riportare orologio e cuore indietro di vent’anni, con la modalità “Bellezza 10” a coprire la stanchezza e i segni del tempo. Ballare fino a chiusura, lasciando le preoccupazioni al nuovo giorno. La magia affidata a un riff che non si sentiva da tempo, magari quello dei tormentoni degli anni Novanta. Questa la colonna sonora scelta dalla “Happy Day event” per la stagione 2018-2019 che fa riferimento al Novecento10. Venerdì scorso la serata inaugurale con lo special guest Dj Prezioso (direttamente da Radio Deejay on tour) che con il suo sound incalzante ha fatto riassaporare al pubblico le vibrazioni sonore tipiche di fine millennio. Sul palco e alla consolle si alterneranno Dj’s storici del periodo, ma anche vari cantanti che, con le loro hit, hanno contribuito a marcare la musica di quegli anni. Tra i prossimi ospiti Ice Mc, celebre musicista britannico di musica hip house e Eurodance (“Think about the way” ed “It’s a rainy day” tra le sue hit più famose). Verrà all’Aquila per la notte di Halloween, mercoledì 31 ottobre. Venerdì 19, invece, sarà la volta di Filippo Bisciglia, direttamente da Temptation Island. Questa settimana, invece, il 12 ottobre, “Cena & spettacolo burlesque”, con la soubrette Candy Rose. Sguardo magnetico, sorriso accattivante. Artista poliedrica, nei suoi spettacoli ama accompagnare il pubblico che la guarda in atmosfere sensuali, sorprendendolo di volta in volta con uno stile così raffinato da renderla inconfondibile. «Per noi si tratta di un investimento importante», spiega Niko Gizzi, direttore artistico della Happy Day. «Vogliamo creare una programmazione in grado di attirare pubblico da Avezzano, Teramo, Pescara, insomma altre località dell’Abruzzo o del Centro Italia. Questo è un modo come un altro per portare l’attenzione sull’Aquila. Anche la nostra scelta di invitare alle nostre serate un fotografo del network Riviera Cool ci mette in comunicazione con un circuito che va dalla costa abruzzese sino alla riviera romagnola. Certo», prosegue, «per noi è fondamentale che la città risponda. Magari si potrebbe pensare a qualche concerto estivo importante in uno dei due stadi».
SPAZIO L’AQUILA. Al via una rassegna di proiezioni che mette a confronto autori aquilani che raccontano la città in un’ottica aperta. Oggi, alle 17, si parte con Luca Cococcetta e la proiezione di Radici-L’Aquila di Cemento (2010), un documentario sulla sostenibilità nel post- terremoto e del cortometraggio “Distanza” (2013). Martedì 16 ottobre, sempre alle 17, con Emiliano Dante e la proiezione di “Appennino” (2017), un diario cinematografico che inizia dalla lenta ricostruzione dell’Aquila, la città del regista, e prosegue con i terremoti nell’Appennino centrale del 2016-17. Martedì 23 ottobre, stesso orario, con Francesco Paolucci e il suo “I Migrati”, disabili e stranieri, due fragilità che si incontrano e il racconto diventa un piccolo miracolo narrativo tra Marche, Abruzzo, Molise e Lazio. Un’iniziativa del Centro sperimentale di cinematografia che ospiterà gli incontri, introdotti e moderati dal direttore didattico della sede Abruzzo Daniele Segre, e dal docente di storia del cinema Piercesare Stagni. Organizzazione e comunicazione a cura di Rinaldo Aristotile, Alessia Moretti, Francesca Ruzza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
SPAZIO L’AQUILA. Al via una rassegna di proiezioni che mette a confronto autori aquilani che raccontano la città in un’ottica aperta. Oggi, alle 17, si parte con Luca Cococcetta e la proiezione di Radici-L’Aquila di Cemento (2010), un documentario sulla sostenibilità nel post- terremoto e del cortometraggio “Distanza” (2013). Martedì 16 ottobre, sempre alle 17, con Emiliano Dante e la proiezione di “Appennino” (2017), un diario cinematografico che inizia dalla lenta ricostruzione dell’Aquila, la città del regista, e prosegue con i terremoti nell’Appennino centrale del 2016-17. Martedì 23 ottobre, stesso orario, con Francesco Paolucci e il suo “I Migrati”, disabili e stranieri, due fragilità che si incontrano e il racconto diventa un piccolo miracolo narrativo tra Marche, Abruzzo, Molise e Lazio. Un’iniziativa del Centro sperimentale di cinematografia che ospiterà gli incontri, introdotti e moderati dal direttore didattico della sede Abruzzo Daniele Segre, e dal docente di storia del cinema Piercesare Stagni. Organizzazione e comunicazione a cura di Rinaldo Aristotile, Alessia Moretti, Francesca Ruzza.
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