Festival, 70 eventi e trecento ospiti
Da oggi a domenica incontri, spettacoli teatrali e buon cibo Con ActionAid, Cittadinanza attiva, Slow food e Comune
L’AQUILA. Oltre 70 eventi e 300 ospiti: se i numeri hanno un significato si conferma ambizioso il programma del Festival della Partecipazione che sarà ospitato per il secondo anno consecutivo dal capoluogo d’Abruzzo. L’evento, che si strutturerà in quattro giorni – da oggi a domenica – è promosso da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia, e dal Comune dell'Aquila. Saranno quattro giorni di dibattiti, confronti, laboratori aperti, lezioni magistrali, spettacoli teatrali, concerti e buon cibo.
Il concetto di partecipazione esprime la necessità di un coinvolgimento nelle attività politiche del Paese. Del resto, come sottolineato dai dati Istat, in Italia solo l’8,1% della popolazione, pari a poco più di 4 milioni di persone, ha manifestato il proprio impegno politico attivo, andando a comizi, partecipando a cortei, sostenendo finanziariamente o con il volontariato un partito. La partecipazione alla vita politica del Paese, secondo il Rapporto annuale 2017, riguarda dunque gruppi abbastanza ristretti di persone, ed è condizionata dalle risorse economiche, dalla posizione lavorativa, dal contesto di residenza, dal sesso e dall’età.
La sfida principale del Festival della Partecipazione è quella di far emergere l’anima partecipativa del Paese e lavorare alla costruzione di una democrazia reale ed efficiente in cui tutti si sentano “cittadini di serie A”, attori e non spettatori del cambiamento.
Il Festival viene inaugurato oggi alle 18 all’Auditorium del Parco con gli interventi del segretario generale di ActionAid Italia, Marco De Ponte, di quello di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso, del presidente di Slow Food Italia, Gaetano Pascale, del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e del vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli che, moderati da Francesco Verderami, editorialista del Corriere della Sera, illustreranno motivi e obiettivi del Festival.
Domani è prevista l’iniziativa “Non più invisibili”, il pranzo tra centinaia dei quasi 4mila operai impegnati nella ricostruzione dell'Aquila e i cittadini aquilani; con loro, come già avvenuto l’anno scorso, ci sarà il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Dalle 12.30 alle 14.30, all’ombra degli alberi del parco del Castello, le famiglie aquilane condivideranno tavola e cibo con chi ogni giorno entra nelle case distrutte, rimuove macerie, mette in sicurezza gli edifici, decora e restituisce alla città gli antichi palazzi. Un appuntamento importante e simbolico per dare volto, voce, corpo e racconto a chi solitamente e ingiustamente resta nell’anonimato.
Tra gli altri eventi, la striscia quotidiana di Giovanni Moro sulle parole della “partecipazione”, la lezione magistrale di Fabrizio Barca, il dibattito sulle fake news, il confronto tra Roberta Lombardi e Alfio Mastropaolo sul finanziamento pubblico ai partiti, il concerto gratuito di Elio e Le Storie Tese. E ancora un dibattito sul riuso di spazi urbani abbandonati, l'arrivo della Lunga Marcia nelle Terre del Sisma che ha toccato tutte le aree terremotate del centro Italia, la tavola rotonda sui modelli italiani ed europei di partecipazione dei cittadini alla gestione delle città e dei territori, le esperienze di accoglienza dei migranti, la sicurezza e le mense nelle scuole, il federalismo sanitario, l’agricoltura sociale e il cibo.
Il Festival sarà anche cultura e divertimento con lo spettacolo teatrale della Compagnia Stabile Assai di Rebibbia, i social food lab, gli Hackathon del Gran Sasso science institute, i Forni in festa, le presentazioni di film e di libri, le mostre fotografiche, i laboratori di animazione per bambini e ragazzi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il concetto di partecipazione esprime la necessità di un coinvolgimento nelle attività politiche del Paese. Del resto, come sottolineato dai dati Istat, in Italia solo l’8,1% della popolazione, pari a poco più di 4 milioni di persone, ha manifestato il proprio impegno politico attivo, andando a comizi, partecipando a cortei, sostenendo finanziariamente o con il volontariato un partito. La partecipazione alla vita politica del Paese, secondo il Rapporto annuale 2017, riguarda dunque gruppi abbastanza ristretti di persone, ed è condizionata dalle risorse economiche, dalla posizione lavorativa, dal contesto di residenza, dal sesso e dall’età.
La sfida principale del Festival della Partecipazione è quella di far emergere l’anima partecipativa del Paese e lavorare alla costruzione di una democrazia reale ed efficiente in cui tutti si sentano “cittadini di serie A”, attori e non spettatori del cambiamento.
Il Festival viene inaugurato oggi alle 18 all’Auditorium del Parco con gli interventi del segretario generale di ActionAid Italia, Marco De Ponte, di quello di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso, del presidente di Slow Food Italia, Gaetano Pascale, del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e del vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli che, moderati da Francesco Verderami, editorialista del Corriere della Sera, illustreranno motivi e obiettivi del Festival.
Domani è prevista l’iniziativa “Non più invisibili”, il pranzo tra centinaia dei quasi 4mila operai impegnati nella ricostruzione dell'Aquila e i cittadini aquilani; con loro, come già avvenuto l’anno scorso, ci sarà il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Dalle 12.30 alle 14.30, all’ombra degli alberi del parco del Castello, le famiglie aquilane condivideranno tavola e cibo con chi ogni giorno entra nelle case distrutte, rimuove macerie, mette in sicurezza gli edifici, decora e restituisce alla città gli antichi palazzi. Un appuntamento importante e simbolico per dare volto, voce, corpo e racconto a chi solitamente e ingiustamente resta nell’anonimato.
Tra gli altri eventi, la striscia quotidiana di Giovanni Moro sulle parole della “partecipazione”, la lezione magistrale di Fabrizio Barca, il dibattito sulle fake news, il confronto tra Roberta Lombardi e Alfio Mastropaolo sul finanziamento pubblico ai partiti, il concerto gratuito di Elio e Le Storie Tese. E ancora un dibattito sul riuso di spazi urbani abbandonati, l'arrivo della Lunga Marcia nelle Terre del Sisma che ha toccato tutte le aree terremotate del centro Italia, la tavola rotonda sui modelli italiani ed europei di partecipazione dei cittadini alla gestione delle città e dei territori, le esperienze di accoglienza dei migranti, la sicurezza e le mense nelle scuole, il federalismo sanitario, l’agricoltura sociale e il cibo.
Il Festival sarà anche cultura e divertimento con lo spettacolo teatrale della Compagnia Stabile Assai di Rebibbia, i social food lab, gli Hackathon del Gran Sasso science institute, i Forni in festa, le presentazioni di film e di libri, le mostre fotografiche, i laboratori di animazione per bambini e ragazzi.
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