Raccolta porta a porta, un altro rinvio 

Slitta a gennaio la differenziata nelle frazioni e in zona Peep. I mastelli trasferiti dall’ex caserma Battisti in un capannone

SULMONA. Partirà solo con il nuovo anno l’avvio del servizio di raccolta “porta a porta” dei rifiuti nella zona Peep e nelle frazioni. A sbilanciarsi sull’ultimo cronoprogramma è questa volta direttamente l’amministratore unico del Cogesa, Vincenzo Margiotta. Continua a slittare, dunque, l’estensione della differenziata nel resto della città, con l’ultimo annuncio dell’assessore comunale all’Ambiente Alessandra Vella che portava, invece, la data del giugno scorso. Sono 52 i Comuni soci del Cogesa e appena una ventina quelli virtuosi, cioè già “differenziati”. Ragione per la quale si spinge sull’acceleratore per estendere il servizio in altri 10 comuni del comprensorio all’inizio del 2018. Nel frattempo, per far spazio ai Musp (Moduli ad uso scolastico provvisorio), i mastelli sono stati spostati dall’ex caserma Battisti a un capannone nella zona industriale di proprietà del consigliere comunale di minoranza a Pratola Gaetano Di Cioccio. Capannone che costerà, fino a dicembre, circa 16mila euro.
«Qui faremo anche il front office e la distribuzione dei mastelli», interviene Margiotta, «col servizio che dovrebbe partire a Sulmona entro il primo gennaio prossimo». Al momento la percentuale di raccolta differenziata della città è del 26%, tra le più basse della regione, con i secchi alla zona Peep che vengono utilizzati anche dai residenti del centro storico che dovrebbero fare il “porta a porta”. Si punta, invece, ad abbassare i costi dello smaltimento e ad allungare di altri 10 anni i tempi di saturazione della discarica da 330mila metri cubi, divisi in quattro lotti e occupati già per la metà dal 2008. La zona Peep e le frazioni attendono di allinearsi al centro storico, alle due circonvallazioni e alla zona industriale, dove il servizio è stato avviato nel 2012 ed esteso nel 2013. A marzo è terminata la gara per i 20mila mastelli e i 5mila bidoni condominiali da 120 litri che saranno distribuiti. Il porta a porta, che sarebbe dovuto partire secondo uno degli ultimi cronoprogramma già da marzo, ha subito un ulteriore rallentamento prima per via della gara da 343mila euro, che ha imposto procedure più complesse, e ora per la distribuzione dei mastelli. Saranno 9mila le nuove utenze domestiche da servire e 600 quelle commerciali e produttive, mille avranno anche il compostaggio domestico, cioè la possibilità di fare del concime per orti e giardini. Critiche all’ennesimo rinvio arrivano da Domenico Capaldo, coordinatore del circolo di Sinistra Italiana. «Siamo all’ennesimo rinvio. Eppure questa è l’unica strada per avere la riduzione dei costi a carico dei cittadini».
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