Suoni e colori tra le rovine  

Prata d’Ansidonia, da domani a domenica va in scena il festival “ Peltuinum Theater Fest”

PRATA D’ANSIDONIA. I suoni del tramonto e i colori della notte. Cultura, incontri e convivialità in uno scenario naturale e unico. Da domani a domenica torna la magia del Peltuinum Theater Fest, che si terrà nell'area archeologica di Prata d'Ansidonia. Il festival, organizzato dall'associazione Presenza e giunto alla sua seconda edizione, presenta un programma denso di iniziative. Si parte domani, alle ore 18.30, con i saluti e l'aperitivo “tra le scenografie specchianti” con i vini di Casale Liberati. Alle 21.30 spazio alla musica con la band padovana Bottega Baltazar, per un concerto folk preceduto dalla proiezione del video Rugby di periferia. Sabato, alle 21.30, luci puntate sullo spettacolo “The Experiment”, frutto del progetto di training innovativo che dieci giovani attori. «Stiamo costruendo una drammaturgia per portarla in scena al festival», ha detto Daniele Monterosi, regista e autore del laboratorio, «abbiamo selezionato dieci giovani attori su 118 candidature. Tutti insieme a servizio di un'unica storia, costruita in una settimana e messa in scena in uno scenario favoloso». Sempre sabato, alle 23, ci sarà un'altra delle numerose sperimentazioni artistiche del Peltuinum Theater Fest: una selezione musicale della dj Dirty Red sulle immagini film documentario Home. Domenica, infine, sarà dedicata principalmente ai giovanissimi: alle 19.30 in scena Topastra e Grimilde – Tra parole e musica (presentato da Arti e Spettacolo, voce narrante Tiziana Irti, con Chiara Santucci al violino) e alle 21 Il viaggio – “Una storia senza età”, della compagnia Carmentalia. Alle 22.30 chiuderà il festival la proiezione di corti di fantascienza con musiche live eseguite da Mr Geist, al secolo Piercersare Stagni. L’iniziativa, dall'ingresso gratuito, è stata presentata in Comune alla presenza degli organizzatori, dell'assessore comunale alla Cultura, Sabrina Di Cosimo, del sindaco di Prata d'Ansidonia, Paolo Eusani, di Francesca Spennati della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio, e dello stesso Daniele Monterosi.
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