Terremoti, le Regioni chiedono prevenzione 

Istanza all’Unione europea per favorire politiche finalizzate alla ristrutturazione degli edifici

L’AQUILA. Il Comitato europeo delle Regioni (Cdr), riunito a Bruxelles alla presenza del governatore abruzzese, Luciano D'Alfonso, esorta l'Unione europea «a rispondere alla perdita di vite umane causata dai terremoti in Italia attuando una politica a lungo termine volta a favorire la ristrutturazione degli edifici e delle infrastrutture a rischio». L'assemblea dei rappresentanti locali e regionali dell'Ue «invita inoltre l'Unione e i suoi Stati membri a incrementare i finanziamenti per interventi di ristrutturazione, sostenendo che questi investimenti avrebbero ricadute economiche positive e potrebbero ridurre le emissioni dannose per il clima, come anche le vittime». Una richiesta che tiene conto anche la situazione delle aree colpite dal terremoto del sei aprile 2009. Il relatore del Cdr Vito Santarsiero (It/Pse), membro del consiglio regionale della Basilicata, ha sottolineato che un evento naturale pericoloso «non deve per forza trasformarsi in una catastrofe simile a quella che abbiamo visto quest'anno in Italia. Gli edifici a rischio fanno la differenza tra un problema e una catastrofe. Dobbiamo rendere i nostri edifici antisismici, perché siamo in una corsa contro il tempo prima del prossimo terremoto. Costerà soldi, ma potremo anche combinare questi interventi di ristrutturazione – riqualificazione – con gli sforzi per migliorare l'efficienza energetica, il che consentirebbe di risparmiare denaro e contribuirebbe a proteggere il clima. Inoltre, non va dimenticato che anche l'inazione ha dei costi: negli ultimi 50 anni l'Italia ha perso vite umane e circa 3 miliardi di euro ogni anno a causa dei terremoti, spesso con effetti depressivi della durata di diversi anni per le economie locali e anche rischi per lo sviluppo futuro». Santarsiero ha spiegato che «le nostre raccomandazioni vanno al di là dell'aspetto finanziario. Per fare prevenzione bisogna disporre di informazioni accurate, di amministrazioni capaci, di comunità reattive e di servizi di emergenza efficaci: tutti ambiti nei quali le amministrazioni locali sono di fondamentale importanza. Le proposte che formuliamo potrebbero essere utili su tutti questi fronti, compresa l'adozione di un piano d'azione a livello dell'Ue per intensificare la ricerca sui terremoti». (fab.i.)
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