Terremoto, il commissario sarà Crimi
Vacca: da parte del governo c’è il massimo impegno. Critici Di Stefano e Pezzopane: la delega arriva con sei mesi di ritardo
L’AQUILA. Il primo a ricevere la notizia è stato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che ha salutato il vicepremier, Luigi Di Maio, giunto puntualissimo alle 10, in piazza Duomo, approfittando dell’incontro per consegnare al ministro dello Sviluppo economico un dossier sulle due vertenze, Intecs e E-Care. A lui, Di Maio ha comunicato la nomina di Vito Crimi a sottosegretario con delega alla ricostruzione per il doppio cratere sismico, 2009 e 2016/2017. «Dovremo essere in grado, nei prossimi mesi, di scrivere le procedure e le norme per far sì che la ricostruzione dell’Aquila e del cratere si possa completare senza problemi per le imprese», ha detto Di Maio, «senza sofferenze sociali, né problemi per gli enti pubblici».
LOTTA ALLA BUROCRAZIA. «Il nemico numero uno è la burocrazia. La nomina del sottosegretario Crimi rappresenta la possibilità di affrontare tutti i problemi della ricostruzione», ha assicurato Di Maio che, incalzato dai giornalisti sulla restituzione delle tasse e sulla mancanza di governance per gli uffici speciali della ricostruzione, ha risposto: «Stiamo cercando di fare il possibile nelle peggiori condizioni possibili».
CI METTO LA FACCIA. «Quello che abbiamo fatto in questi mesi», ha sottolineato Di Maio, «nel mettere in piedi in tempi record una legge di bilancio – ci sono 5 miliardi di euro di investimenti per il dissesto idrogeologico e il rischio sismico – nonché la nomina del sottosegretario Crimi e l’azione del governo sono tutte azioni legate al fatto che vogliamo aiutare le aree colpite dal sisma. E lo faremo, nei prossimi mesi, con il massimo impegno. Ci metto la faccia». Dopo la conferenza stampa Di Maio ha fatto una passeggiata lungo il corso soffermandosi davanti alla sede dell’ex Camera di commercio e del liceo Classico per chiedere spiegazioni sulla mancata ricostruzione dell’aggregato. Poi, un caffè al volo sorseggiato al bar del Corso, prima di ripartire per Roma.
Il GOVERNO C’È. «L’impegno del governo per le zone colpite dal terremoto è massimo. Lo dimostra da ultimo il conferimento della delega alla ricostruzione per tutte le aree sismiche al sottosegretario Vito Crimi, con la quale viene definito anche il referente politico per la ricostruzione, con l’obiettivo di semplificare le procedure», questo il commento del sottosegretario ai Beni culturali, l’abruzzese Gianluca Vacca.
NOMINA IN RITARDO. Dura la reazione della deputata Partito Democratico, Stefania Pezzopane sulla nomina di Crimi «che arriva», ha detto la parlamentare aquilana, «con sei mesi di ritardo. A Crimi chiediamo di venire subito nei territori colpiti dal sisma, di far approvare gli emendamenti sulle tasse e sul problema del personale con contratti in scadenza». Per l’ex parlamentare Fabrizio Di Stefano, esponente del movimento delle Civiche per l’Abruzzo, «non ci volevano sei mesi per affidare la delega alla ricostruzione al sottosegretario all’Editoria. Una delega distante dalle problematiche che ci riguardano. Questo», conclude l’esponente di centrodestra, «dimostra lo scarso peso politico dei rappresentanti del nostro territorio al governo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LOTTA ALLA BUROCRAZIA. «Il nemico numero uno è la burocrazia. La nomina del sottosegretario Crimi rappresenta la possibilità di affrontare tutti i problemi della ricostruzione», ha assicurato Di Maio che, incalzato dai giornalisti sulla restituzione delle tasse e sulla mancanza di governance per gli uffici speciali della ricostruzione, ha risposto: «Stiamo cercando di fare il possibile nelle peggiori condizioni possibili».
CI METTO LA FACCIA. «Quello che abbiamo fatto in questi mesi», ha sottolineato Di Maio, «nel mettere in piedi in tempi record una legge di bilancio – ci sono 5 miliardi di euro di investimenti per il dissesto idrogeologico e il rischio sismico – nonché la nomina del sottosegretario Crimi e l’azione del governo sono tutte azioni legate al fatto che vogliamo aiutare le aree colpite dal sisma. E lo faremo, nei prossimi mesi, con il massimo impegno. Ci metto la faccia». Dopo la conferenza stampa Di Maio ha fatto una passeggiata lungo il corso soffermandosi davanti alla sede dell’ex Camera di commercio e del liceo Classico per chiedere spiegazioni sulla mancata ricostruzione dell’aggregato. Poi, un caffè al volo sorseggiato al bar del Corso, prima di ripartire per Roma.
Il GOVERNO C’È. «L’impegno del governo per le zone colpite dal terremoto è massimo. Lo dimostra da ultimo il conferimento della delega alla ricostruzione per tutte le aree sismiche al sottosegretario Vito Crimi, con la quale viene definito anche il referente politico per la ricostruzione, con l’obiettivo di semplificare le procedure», questo il commento del sottosegretario ai Beni culturali, l’abruzzese Gianluca Vacca.
NOMINA IN RITARDO. Dura la reazione della deputata Partito Democratico, Stefania Pezzopane sulla nomina di Crimi «che arriva», ha detto la parlamentare aquilana, «con sei mesi di ritardo. A Crimi chiediamo di venire subito nei territori colpiti dal sisma, di far approvare gli emendamenti sulle tasse e sul problema del personale con contratti in scadenza». Per l’ex parlamentare Fabrizio Di Stefano, esponente del movimento delle Civiche per l’Abruzzo, «non ci volevano sei mesi per affidare la delega alla ricostruzione al sottosegretario all’Editoria. Una delega distante dalle problematiche che ci riguardano. Questo», conclude l’esponente di centrodestra, «dimostra lo scarso peso politico dei rappresentanti del nostro territorio al governo».
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