Addio al pianista Lachert maestro d’avanguardia
Nato a Varsavia, il grande compositore ha insegnato al Conservatorio di Bruxelles e all’Accademia Musicale. Aveva 80 anni. Messaggi di cordoglio da tutto il mondo
SPOLTORE. Il mondo della musica e della cultura internazionale ha perduto uno dei suoi protagonisti più colti e creativi: martedì mattina è morto Piotr Lachert, musicista, compositore, insegnante, poeta e scrittore di fama internazionale, e molto conosciuto in Abruzzo, anche per aver insegnato a una generazione di pianisti.
Figlio dell’aristocrazia polacca, nato a Varsavia l’anno prima dell’invasione della Polonia da parte delle truppe naziste, Lachert iniziò adolescente gli studi di pianoforte per poi trasferirsi a Bruxelles (dove ottenne anche la cittadinanza belga) e infine in Italia. Il musicista scelse l’Abruzzo per continuare la sua professione didattica nell’Accademia Musicale Pescarese con sede a Sambuceto. Quindi prese residenza a Spoltore, dove a partire dagli anni Novanta diede vita a numerose iniziative di grande spessore culturale, come l’associazione L’Olandese Volante. L’ultima sua creatura era la “New Consonant Music”, grazie alla quale continuava ad insegnare il pianoforte e il canto attraverso lezioni via internet. Aveva l’avanguardia nella testa e nelle dita Lachert. Il quale non ha mai nascosto, neanche nelle ultime opere, il suo amore per le montagne abruzzesi.
Piotr Lachert aveva da poco compiuto 80 anni e nessuno, in famiglia e tra gli amici, si aspettava che morisse così improvvisamente. Nelle pagine facebook che gestiva (da quella personale a “Initiative Lachert”) lo sgomento e la commozione di allievi, amici, conoscenti, colleghi, amministratori e appassionati di musica ha superato i confini dell’Abruzzo, dell’Italia, dell’Europa.
Il grande pianista e connazionale Jozef Kapustka ha addirittura pubblicato sulla pagina Facebook di Lachert un lungo post che ripercorre la vita e le opere del suo amico. Messaggi di cordoglio sono giunti dal presidente dell’Ente manifestazioni pescaresi Angelo Valori al compositore Stefano Taglietti; dall’editore musicale Edmondo Filippini all’ex sindaco di Spoltore Donato Renzetti; dalla coreografa Anouscka Brodacz ai musicisti e agli allievi di tutta Europa. Per non parlare dei protagonisti dei suoi eventi, a partire da Sabrina Dente e Annamaria Garibaldi, che nel giugno del 2012 diedero corpo a uno dei progetti più audaci realizzati dal vulcanico musicista: il Duo Maclè. Per le due musiciste il compositore oramai abruzzese d’adozione realizzò il “Divertimento Maclè”, con 50 pianisti tutti raccolti nel negozio del tecnico accordatore di pianoforti più famoso al mondo Angelo Fabbrini, sul lungomare di Pescara. Ma Piotr Lachert realizzò tanti progetti per la musica, e qualcun altro non riuscì a farlo decollare, ma mai per causa sua.
«Corro troppo veloce», confessò in uno dei suoi volumi il grande compositore e musicista polacco. Ieri anche il primo figlio Fryedryk, che vive a Bruxelles, ha sottolineato la grandezza di un padre di cui due settimane prima, in occasione dell’80° genetliaco, aveva elogiato il suo percorso artistico: «Mio Padre non temeva la morte, ma ci immerge, i suoi figli, la sua famiglia, i suoi amici, i suoi studenti e colleghi, i suoi fratelli, in un vuoto terrificante e abissale. Amava la vita, la sua vita, in tutta la sua pienezza, la sua ricchezza e la sua complessità. L'ha vissuta e baciata come poche persone l'hanno fatto. In cammino ha sconvolto il mondo della musica, dell'arte e dei suoi cari (...)». (l.d.f.)