Pescara, festa in libreria
Con “Loro non mi vedono” Ianieri apre la collana Bartleby
PESCARA. Appuntamento speciale per l'editoria abruzzese domani, 6 giugno, alla libreria Qui Abruzzo, in via De Amicis a Pescara, in occasione del cocktail di presentazione di Bartleby, la nuova...
PESCARA. Appuntamento speciale per l'editoria abruzzese domani, 6 giugno, alla libreria Qui Abruzzo, in via De Amicis a Pescara, in occasione del cocktail di presentazione di Bartleby, la nuova collana di narrativa breve della Ianieri Edizioni.
Una festa all'insegna della piccola editoria di qualità che, attraverso la creazione di questo nuovo contenitore narrativo, intende riportare al centro del discorso editoriale la letteratura, seppur nella sua forma “breve”, ovvero attraverso la pubblicazione specifica di racconti e romanzi agili nella lettura ma dal grande peso specifico in termini di significato e profondità. Interverranno Cristina Mosca, autrice della raccolta di racconti “Loro non mi vedono” (Ianieri Edizioni, in libreria proprio dal 6 giugno), a inaugurazione della collana, Michela Tobiolo, illustratrice e curatrice del progetto grafico e di copertina e Mario Ianieri, l'editore, che spiega: «Bartleby lo scrivano e con lui il suo autore, Herman Melville, hanno inspirato in modo quasi istintivo questo nuovo sogno della nostra casa editrice, un po' arrischiato considerati i tempi di crisi che il mercato editoriale sta attraversando. Ma noi, ostinati, siamo andati avanti ed ecco nascere un contenitore dal quale come editore mi aspetto molto, un “luogo” che vale come asilo narrativo di tutti quegli scrittori che preferiscono dire no, all'insegna dell'autenticità, a qualsiasi costo». Risulta così altamente simbolico il volume che apre la collana, “Loro non mi vedono” (hashtag #LNM), la prima raccolta di racconti di Cristina Mosca: 10 personaggi che osservano le loro scelte dal limbo dell’invisibile, anime interrotte, nomi incagliati tra il reale e il suo contrario, ombre in attesa di sciogliere l'arcano non appena qualcuno si accorgerà dei loro monologhi.
La realtà non è quasi mai solo quella che vediamo: la realtà è fatta di tempi rimandati, rinunce, decisioni, occasioni. Destino. Le nostre vite sono popolate dalle assenze, presenze invisibili fatte di echi, ricordi e rimorsi. Separazioni impossibili da accettare, che vengono lasciate a indurire sotto la scorza del quotidiano. I vivi hanno fretta, diventano ciechi, non vedono, non imparano. Dimenticano il miracolo della vita, ne appassiscono la generosità, non accettano di affidarsi proprio a ciò che non vedono. Trascurano i dettagli, che, si sa, sono indispensabili per la comprensione del mondo. Sono talmente impegnati a vivere, che forse non sanno più come si fa. Info: info@ianieriedizioni.it.
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