manifestazione di cgil e anpi. Chiusura con i modena city ramblers 

E al parco c’è la festa: «Un dovere essere qui»

PESCARA. «È grazie a quel 25 aprile se noi siamo qui oggi, ed è giusto ricordarlo». Così Arianna ha deciso di festeggiare ieri al Parco ex Caserma di Cocco, insieme alla sua bambina e alle tante...

PESCARA. «È grazie a quel 25 aprile se noi siamo qui oggi, ed è giusto ricordarlo». Così Arianna ha deciso di festeggiare ieri al Parco ex Caserma di Cocco, insieme alla sua bambina e alle tante famiglie coinvolte, l’anniversario della Liberazione. Un anniversario che, secondo Arianna, «si sente sempre meno. Non è più naturale ricordare il 25 aprile, ma proprio per questo è importante insistere e non dimenticare tutto quello che il fascismo ha rappresentato, anche perché è necessario mantenere l’occhio vigile affinché certe situazioni non si ripetano. La democrazia deve rappresentare un esercizio costante e non occasionale, e il 25 aprile serve a ricordare che i diritti che abbiamo oggi non sono scontati». La celebrazione della festa della Liberazione, organizzata dalla Cgil Pescara in collaborazione con Anpi, ieri mattina è iniziata subito dopo la commemorazione dei partigiani fucilati a Colle Pineta a cui è seguita l’apertura degli stand e il pic-nic al parco ex Caserma di Cocco, per poi proseguire nel pomeriggio con un torneo di calcio a 5 organizzato dall’Arci e con un dibattito sull’autonomia differenziata e il premierato.
Tante le famiglie coinvolte. «È una giornata importante per la nostra memoria storica», dichiarano Giovanni e Valeria, «ed è importante soprattutto che le nuove generazioni crescano con i valori antifascisti come quelli che vengono promossi qui oggi. Libertà ed eguaglianza sono valori che cerchiamo ogni giorno di insegnare ai nostri figli, perché crediamo che questi princìpi vadano rinnovati quotidianamente, ogni giorno. Non è solo un piacere essere qui, ma è un dovere». Ricorda Enza: «I testimoni diretti del fascismo stanno venendo meno con il passare degli anni, ecco perché è importante fare tesoro di ciò che è stato. Come docente posso dire che la scuola si impegna tanto a sensibilizzare le nuove generazioni ma è necessario che tutte le istituzioni partecipino a questo processo». Non si tratta solo di un dovere civico, ma, come dichiara Francesco, «anche di un dovere politico perché il fascismo, anche se in forme diverse, c’è e avanza. Noi siamo qui per appoggiare valori che contrastano con la destra di oggi che è sempre meno inclusiva».
Una destra che, secondo Benedetta La Penna, dell’Arci, dimostra come «insieme al periodo storico sono cambiate anche le modalità di oppressione utilizzate. Il 25 aprile è la nostra festa ed è fondamentale ricordare ciò che è stato per comprendere meglio ciò che viviamo ogni giorno. Sono felice della partecipazione dei giovani alla giornata di oggi, anche perché sono spesso nelle scuole e noto che i ragazzi e le ragazze non trovano un posto dove esercitare la voglia di fare politica. Cerchiamo in questo modo di coinvolgerli di più».
La giornata di festa si è conclusa con i concerti gratuiti di Miriam Ricordi e, in serata, dei Modena City Ramblers che davanti all’affollato pubblico hanno promosso i 4 referendum per restituire dignità al lavoro promossi dalla Cgil.
Soddisfatto il segretario generale della Cgil Pescara, Luca Ondifero, che ha deciso di «organizzare la festa della Liberazione concedendole lo spazio che realmente si merita. Ci troviamo in una situazione in cui i nostri diritti vengono limitati e oggi siamo qui tutti insieme per mandare un messaggio chiaro, ovvero che noi, come comunità, ci siamo e ci saremo».