«E l’effetto terremoto non incide sull’export»

14 Febbraio 2018

PESCARA. Anche nel terzo trimestre 2017 chiusura positiva per le esportazioni dei distretti abruzzesi che fanno registrare una crescita del 6,1%, nonostante i problemi causati dal terremoto avvenuto...

PESCARA. Anche nel terzo trimestre 2017 chiusura positiva per le esportazioni dei distretti abruzzesi che fanno registrare una crescita del 6,1%, nonostante i problemi causati dal terremoto avvenuto a fine agosto 2016, evidenziando una performance migliore del manifatturiero regionale (+3,4%) e del complesso dei distretti italiani (+4,5%). Anche il dato complessivo dei primi tre trimestri è stato molto positivo (+7,8%).
Sono questi i principali risultati che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell’Abruzzo curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. C’è da precisare che lo studio non prende in considerazione il distretto auto che vede Sevel e indotto come leader. «Quasi tutti i distretti abruzzesi si sono distinti per i risultati positivi. In evidenza i vini di Montepulciano (+11%), il mobilio abruzzese (+8,5%), l’abbigliamento sud-abruzzese (+6,5%) e nord-abruzzese (+6,2%). In lieve calo invece il distretto della pasta di Fara (-1,2%)», continua la nota di Intesa San Paolo. «A contribuire favorevolmente alla performance regionale – commenta Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo - sono stati sia i mercati emergenti (+8,6%) che i mercati maturi (+5,1%). Molto positive le performance di Cina e Hong Kong, ma anche in Russia; tra i mercati maturi spiccano invece Stati Uniti, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna».
SInfine si è attestato in territorio positivo anche l’export del polo Ict dell’Aquila (+4,8%), ponendosi però al di sotto dell’andamento dei poli tecnologici italiani, che nello stesso periodo hanno registrato una crescita del 15,6%. A generare questa ripresa nelle esportazioni del polo sono stati il commercio verso Cina e Giappone, bene anche Taiwan. Rallentamenti invece negli Stati Uniti.