Francavilla non avrà più l’ambulanza con il medico 

Il servizio della Asl verrà meno dal 16 maggio, il giorno dopo il passaggio del Giro Rimarrà un mezzo con l’infermiere. Il sindaco: «Non è assolutamente sufficiente»

FRANCAVILLA. Dal 16 maggio, il giorno dopo il passaggio del Giro, non ci sarà più l’ambulanza medicalizzata a Francavilla. La decisione è stata presa dalla Asl in virtù della carenza di personale che sta interessando i medici del 118, dove recentemente sono arrivate nove dimissioni all’interno di tutta la provincia, che hanno costretto i vertici sanitari a rivedere l’impostazione. Rimarrà attiva l'ambulanza con infermiere a bordo, ma se sarà necessaria la presenza di un medico, l’ambulanza dovrà arrivare da Ortona o, in alternativa, da Pescara o da Chieti.
La scelta di ridurre il servizio in alcuni centri, tra cui Francavilla, è stata presa sulla base di numeri e parametri di legge, lasciando con l’amaro in bocca l'amministrazione cittadina, come si evince dalle parole del sindaco Luisa Russo: «Ho espresso la mia ferma contrarietà a questa decisione, soprattutto in relazione al periodo estivo, dove la popolazione di Francavilla triplica e di conseguenza aumentano le possibilità di richiesta d’intervento, anche per casi da codice rosso», spiega il primo cittadino. «Ritengo che una sola ambulanza, peraltro con solo personale infermieristico, e da quello che so anche di nuova assunzione e quindi con poca esperienza, non sia assolutamente sufficiente per la tutela della salute dei cittadini e dei turisti che arrivano qui».
Poi ancora: «Sono consapevole che la carenza di personale rappresenti un problema nazionale, ma questo dovrebbe far riflettere chi di dovere per capire come reperire medici da impiegare nel servizio del 118. In alcune regioni sono stati fatti avvisi pubblici e concorsi per avere nuovo personale al servizio delle emergenze. In Abruzzo questo non è stato fatto». Sulla vicenda interviene anche il segretario cittadino del Partito democratico Livio Bove: «Dopo il centro vaccinale, la Asl continua a decrementare i servizi. Avvertiamo una situazione completamente fuori controllo e continui tagli deliberati ai danni degli utenti. L’ultima decisione di privarci di medici sulle ambulanze ha per noi un impatto devastante», scrive in una nota. «Basti pensare all’incremento di popolazione di cui è oggetto Francavilla nei mesi estivi, all’impennata di accessi ai pronto soccorso e alle richieste di sangue per trasfusioni in quel periodo, e ci rendiamo immediatamente conto della gravità di tali scelte. La nostra visione politica e umana ci impone di lottare per mantenere pubblica ed efficiente la sanità, vicina all’utente e capace di intervenire anche per la fasce meno abbienti della popolazione. Saremo sempre contro chi vorrà smantellare servizi di cui non possiamo fare a meno». E a proposito della questione inerente il centro vaccinale menzionata da Bove, va detto che ad oggi nulla è cambiato rispetto a fine febbraio, con il servizio che attualmente rimane operativo a San Giovanni Teatino dopo la visita dei Nas al “Padovano” e la conseguente chiusura. “Padovano” che rimane in attesa dell’avvio dei lavori di ristrutturazione per poter ospitare la casa di comunità.