Fraticelli torna a recitare a 95 anni
Il poeta simbolo del dialetto abruzzese presenta una nuova opera a Penne
PENNE. La nuova edizione di “Giorni di Festa e dintorni”, antologia poetica di Raffaele Fraticelli, sarà presentata a Penne mercoledì 23 ottobre alle 16,30 nella Sala consiliare del Comune.
L'evento, a cura dell'Università della LiberEtà "Nicola Perrotti", intende far conoscere l'opera di uno dei più significativi autori di poesia, che all'età di 95 anni, ha trovato l'energia per aggiornare, emendare ed arricchire questo zibaldone che scandisce gli avvenimenti più significativi del folclore sacro d'Abruzzo e li narra con testi poetici nella "parlatura" della nostra gente.
Ecco che si rincorrono, lungo le pagine del volume, i testi delle più significative sacre rappresentazioni dei nostri borghi, piatti della cucina tradizionale, brani tratti dai vangeli nella trasposizione dialettale in un armonioso susseguirsi di suoni, colori ed emozioni. Non mancano le pagine dedicate ai personaggi "minori", quelli che hanno animato i quartieri dei nostri borghi la prima metà del secolo scorso: il venditore di lupini, l'arrotino, il banditore si materializzano e rivivono con i versi saporiti dell'autore. E ancora le pagine dedicate a Zì Carminuccio, indimenticato personaggio che ha accompagnato le domeniche radiofoniche d'Abruzzo e Molise. Un manuale prezioso, insomma, dedicato a quanti vogliano conoscere la nostra Terra attraverso la poesia di uno dei suoi interpreti più acclamati.
Nato a Chieti il 9 gennaio 1924, Fraticelli ha legato il suo nome per oltre trent’anni alla storia della Rai abruzzese, oltre ad aver scritto opere memorabili come “Parole de Vangéle” e “La Cucine de mamme”, il vangelo e le ricette tradotti nel dialetto abruzzese.
È il mese di marzo del 1953 quando iniziano ad andare in onda dagli studi di Pescara i primi programmi radiofonici e», racconta Enrico Di Carlo, «l’allora direttore Edoardo Tiboni pensò di creare delle trasmissioni domenicali che si occupassero, con tono spensierato, dei problemi dei capoluoghi regionali. E fu così che nacquero la maschera di Zì Carminuccio e la trasmissione Pe’ la Maiella. (c.s.)