DA PENNE A PALERMO
I liceali del Luca da Penne-dei Fiori sulla Nave della Legalità
PENNE. Salperà oggi sulla Nave della Legalità, alla volta di Palermo, per la commemorazione della Strage di Capaci, la classe IV A del liceo “Luca da Penne – Mario dei Fiori” di Penne, nell’ambito di...
PENNE. Salperà oggi sulla Nave della Legalità, alla volta di Palermo, per la commemorazione della Strage di Capaci, la classe IV A del liceo “Luca da Penne – Mario dei Fiori” di Penne, nell’ambito di un progetto coordinato dal docente di storia dell’arte Graziano Fabrizi.
I ragazzi sono i vincitori del concorso nazionale indetto dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone “Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria”, con il progetto “Fiori del dovere”. «La scuola, come l’arte, oggi non può sottrarsi dall’impegno attivo, dalla vicinanza al territorio: formare cittadini, responsabilizzarli con la storia contemporanea, renderli testimoni attivi e vettori di legalità, contro ogni pregiudizio ed etichetta», spiega Graziano Fabrizi. «I ragazzi oggi sono spesso disillusi, distratti, ma non insensibili. Come docente miro a un percorso di formazione didattica alla scoperta di storia dell’arte come esperienza, ma assolutamente quotidiana, contemporanea, smart, per questo attiva».
La classe V A del liceo di Penne ha, invece, inaugurato, lo scorso 9 maggio, l’installazione artistica “Giuseppe Impastato 599”. Un’opera artistica, sottolinea il docente, «di circa 30 metri quadrati, posta davanti l’ingresso della scuola, nella piazzetta intitolata proprio a Peppino Impastato, a quarant’anni dall’uccisione per mano mafiosa. Un ponte di vicinanza e legalità verso Cinisi (Palermo): 599, infatti, sono i chilometri che separano a piedi la scuola da Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, a Cinisi. Il fratello Giovanni Impastato durante l’anno scolastico ha incontrato i ragazzi, parlato con loro e dato l’approvazione per la realizzazione di questa opera».
Rosa Anna Buonomo
I ragazzi sono i vincitori del concorso nazionale indetto dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone “Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria”, con il progetto “Fiori del dovere”. «La scuola, come l’arte, oggi non può sottrarsi dall’impegno attivo, dalla vicinanza al territorio: formare cittadini, responsabilizzarli con la storia contemporanea, renderli testimoni attivi e vettori di legalità, contro ogni pregiudizio ed etichetta», spiega Graziano Fabrizi. «I ragazzi oggi sono spesso disillusi, distratti, ma non insensibili. Come docente miro a un percorso di formazione didattica alla scoperta di storia dell’arte come esperienza, ma assolutamente quotidiana, contemporanea, smart, per questo attiva».
La classe V A del liceo di Penne ha, invece, inaugurato, lo scorso 9 maggio, l’installazione artistica “Giuseppe Impastato 599”. Un’opera artistica, sottolinea il docente, «di circa 30 metri quadrati, posta davanti l’ingresso della scuola, nella piazzetta intitolata proprio a Peppino Impastato, a quarant’anni dall’uccisione per mano mafiosa. Un ponte di vicinanza e legalità verso Cinisi (Palermo): 599, infatti, sono i chilometri che separano a piedi la scuola da Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, a Cinisi. Il fratello Giovanni Impastato durante l’anno scolastico ha incontrato i ragazzi, parlato con loro e dato l’approvazione per la realizzazione di questa opera».
Rosa Anna Buonomo