CALCIO / SERIE C

Il Pescara attende il Pontedera, può bastare un pareggio per passare il turno

Primo turno dei play-off, alle 20,30 in campo all'Adriatico. In caso di qualificazione Gubbio o una tra Juve e Arezzo

PESCARA. MArtedì 7 maggio alle 20,30 il primo turno dei play-off in casa contro il Pontedera. Al momento sono 2.200 circa i biglietti venduti (solo 21 quelli ospiti). Per accedere al turno successivo ai biancazzurri basterà un pareggio al 90'. In caso di qualificazione, il Delfino può trovare il Gubbio in trasferta (se gli umbri dovessero passare il turno in casa contro il Rimini) o una tra Juventus NG e Arezzo, in casa (se il Rimini vincesse a Gubbio, andando a sfidare poi il Perugia).

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“Stiamo bene, dopo la partita con l’Ancona abbiamo dimostrato di esserci. La strada da seguire è quella dell’attenzione e dell’equilibrio. Domani c’è una partita fondamentale, decisiva. L’abbiamo preparata al meglio. Dagasso non c’è, starà fuori per un pò di giorni. Il resto della squadra sta bene. Aloi? Ha iniziato con la voglia di chi vuole dimostrare e giocare. E questo tipo di partite sa affrontarle. Lo ho visto con il piglio giusto. Cuppone? Ha avuto un piccolo fastidio dopo Fermo. Lo abbiamo gestito e lo abbiamo fatto rifiatare un pò. Anche Merola va sempre un pò gestito, ha qualche fastidio ma in gara sta sempre al 100%. Tatticamente dobbiamo cercare di snaturarci il meno possibile. Altrimenti rischiamo di fare la gara con l’Ancona. Non dobbiamo perdere le distanze e non dobbiamo forzare le giocate. Non dobbiamo rischiare di perdere equilibrio. Loro hanno qualità e sono bravi con tante buone individualità. Poi in zona gol noi dobbiamo essere concreti. Franchini e Tunjov? Hanno fatto una grande partita a Fermo. Simone ha fatto benissimo, Georgi sta crescendo e ha dimostrato tanto di tenerci. Ha cambiato mentalità da quando ci sono io. E anche De Marco sta facendo bene, ci possiamo fare affidamento. Devo parlare con Cuppone prima della partita. E decido con lo staff se farlo partire dall’inizio o no. Il Pontedera? Dobbiamo dare il 300% sotto il punto di vista dell’attenzione. E dobbiamo lavorare di squadra, aiutarci reciprocamente. Loro possono fare bene contro chiunque, giocano davvero bene. Dobbiamo  essere bravi e fare come Olbia e Fermo. Noi abbiamo fatto diventare facili quelle partite. L’Olbia dopo di noi ha pareggiato a Pontedera, la Fermana veniva da un periodo super per loro. Noi siamo stati bravi a farla diventare facile. La difesa? Non ho lavorato a livello individuale. I nostri difensori sono bravi. Ho lavorato sulla fase difensiva, il concetto è diverso. I due centrali, Brosco e Mesik, non li ho mai cambiati perché stanno facendo bene. Comunicano tra loro, si parlano e sono molto contento. Pierno ha giocato come terzino e ha fatto bene. A me interessa che ci sia un obiettivo comune che è la squadra. Cosa mi gioco io? Quello che si gioca la squadra. Io non cerco la riconferma, dobbiamo fare bene ai play off. Partita dopo partita. Alla fine ne gioviamo tutti. Società, piazza, squadra e io. Arrivare fino in fondo? Non sarà facile lo sappiamo. Ma non è impossibile. L’ambiente? So la situazione e spero si possa risolvere. Mi limito a dire che i nostri tifosi possono fare la differenza”.