Merlier al fotofinish, Pogacar resta in rosa 

Il belga vince la terza tappa battendo in volata Milan, il campione sloveno sempre leader. Sabato la corsa arriva in Abruzzo

FOSSANO . Primo acuto di un velocista al Giro d'Italia: a Fossano, nella terza e ultima tappa tutta in Piemonte, il belga Tim Merlier vince quasi al fotofinish il primo sprint affollato dell'edizione 107 della Corsa rosa, beffando ancora una volta Jonathan Milan. Un copione previsto - il successo di uno sprinter - che però qualcuno ha cercato di fare saltare negli ultimissimi chilometri. Ed è stato nientemeno che la maglia rosa Tadej Pogacar il protagonista di una sortita che ha sorpreso molti. È sbucato dal gruppo che si stava già preparando alla volata, in risposta a un allungo di Mikkel Frolich Honorè, 27enne danese della Ef Education-Easy Post.
Evidentemente non pago del trionfo di domenica nell'arrivo in salita a Oropa, Pogacar, partito con il ginocchio destro protetto da una garza dopo la caduta di domenica a Biella, è schizzato a riprendere lo scandinavo. Sulla sua scia è riuscito a rimanere il 38enne britannico Geraint Thomas, al momento il più coriaceo avversario della maglia rosa, il meno disposto a inchinarsi al suo prevedibile strapotere. Pogacar ha tirato fino a poche centinaia di metri dal traguardo, quando si è voltato e ha forse capito che era inutile sprecare energie e farsi nemici privando della vittoria uno dei velocisti.
Allo sprint l'ha spuntata il 31enne fiammingo Merlier, alla seconda vittoria al Giro dopo sprint vincente nel 2021, anche quella volta in terra piemontese, nella Stupinigi-Novara.
E proprio da Novara è partita la tappa di ieri, con tutta l'intenzione dei corridori di non dannarsi l'anima. Ritmo lento, quindi, tra le risaie e poi sulle dolci colline del Monferrato, del Roero e delle Langhe, in una giornata con tante nuvole e qualche goccia di pioggia. Il primo sussulto è stata una fuga a due di Davide Ballerini (Astana) e Lilian Calmejane, il 31enne francese della Intermarchè che già si era fatto notare nella tappa d'esordio, sulle colline torinesi, quando era stato raggiunto a 10 chilometri dall'arrivo. Un'iniziativa senza pretese, nata sul Gpm di quarta categoria nel paese di Lu, rapidamente svanita per Calmejane e poi per lo stesso Ballerini che si è fermato dopo avere accumulato un vantaggio di 1' e 20”. La fuga più interessante della tappa è stata quella di 26 corridori, con molti velocisti, con un vantaggio sul gruppo salito a sfiorare i due minuti. A poco meno di 44 chilometri dall'arrivo i 26 sono stati riassorbiti e sono cominciate le operazioni per lo sprint finale, con i piani dei velocisti che hanno poi rischiato di saltare per l'azione dell'insaziabile Pogacar. «Abbiamo provato ad andarcene ma non ho mai pensato che saremmo riusciti ad arrivare al traguardo», ha detto la maglia rosa all’arrivo. « Thomas ha provato a tirare anche lui nel finale, cosa che mi ha sorpreso e che rispetto, e alla fine ero lì, ma a 400 metri al traguardo c’era ancora troppa strada da fare», ha detto lo sloveno. Giornata complicata? «Un po', ma non troppo. Si può dividerla in tre parti: le prime due ore molto facili, poi un’ora a tutto gas e con un po’ di caos e di tensione, e poi alla fine abbiamo fatto un po’ sgranchire le gambe».Oggi la quarta tappa con lo sloveno leader con 45 secondi di vantaggio su Thomas e Martinez. Partenza da Acqui Terme, in provincia di Alessandria, arrivo ad Andora (Savona) sulla Riviera del Ponente ligure.
Sabato, invece, il Giro arriva in Abruzzo con il primo “tappone” di montagna. A Prati di Tivo cresce l’attesa per l’arrivo dell’ottava tappa, che partirà da Spoleto. Domenica, invece, la carovana rosa ripartirà da Avezzano per arrivare poi a Napoli. La Corsa rosa tornerà in Abruzzo mercoledì prossimo con la tappa Foiano di Val Fortore - Francavilla al Mare. Il giorno successivo, poi, la Martinsicuro-Fano.
Angelo Caradonna