Pescara, assalto alla serie B Cascione: «Siamo in corsa» 

Il Delfino sfida il Pontedera nel 1° turno: per passare basta anche un pareggio 

PESCARA . Si alza il sipario sui play off. A dire il vero l’ultimo ricordo nella mente dei tifosi biancazzurri non è tanto bello. L’anno scorso rigori fatali contro il Foggia e addio alla finale per la promozione in serie B. Il Pescara ci riprova, partendo da lontano ovvero dal primo turno del girone oggi alle 20.30 allo stadio Adriatico contro il Pontedera. Per andare avanti nel suo percorso a Plizzari e compagni basterà un pareggio al termine dei 90’. Non sono previsti supplementari e rigori. In caso di passaggio del turno, il Delfino affronterà il Gubbio (in trasferta), se dovesse battere il Rimini, o, in caso di vittoria dei romagnoli, la vincente di Juve U23-Arezzo.
«Dove possiamo arrivare in questi play off? Sappiamo bene», ha detto l’allenatore Cascione, «che arrivare fino in fondo sarà difficilissimo. Ma non è impossibile». Con queste parole il tecnico biancazzurro ha fatto intendere che il suo Pescara darà l’anima per provare a rendere fattibile quella che oggi appare, agli occhi di molti, la classica “Mission impossible”.
L’infermeria. Contro il Pontedera, già battuto due volte in stagione, sarà assente Matteo Dagasso. Per il classe 2004 problema di natura muscolare. Ieri non si è allenato Gigi Cuppone, Cascione deciderà prima del match se lanciarlo dall’inizio oppure no. Sta meglio Aloi che scalpita ma Franchini a Fermo ha fatto benissimo. «Aloi questo tipo di partite sa affrontarle. L’ho visto con il piglio giusto. Cuppone? Ha avuto un piccolo fastidio dopo Fermo. Lo abbiamo gestito e lo abbiamo fatto rifiatare. Anche Merola va sempre gestito. Tatticamente dobbiamo cercare di snaturarci il meno possibile. Altrimenti rischiamo di fare la gara con l’Ancona. Non dobbiamo perdere le distanze e non dobbiamo forzare le giocare. Loro hanno qualità e sono bravi con tante buone individualità. Franchini e Tunjov? Hanno fatto una grande partita a Fermo. Simone ha fatto benissimo, Georgi sta crescendo e ha dimostrato tanto di tenerci. Ha cambiato mentalità da quando ci sono io. Le scelte? Devo parlare con Cuppone prima della partita. E decido con lo staff se farlo partire dall’inizio o no».
Le scelte. Due dubbi verranno sciolti prima del match. Nel 4-3-3 iniziale Plizzari difenderà i pali, linea difensiva composta da Floriani, Brosco, Mesik e Milani. In mediana Squizzato e Tunjov certi di una maglia, Franchini in leggero vantaggio su Aloi. In attacco Accornero e Merola esterni e poi dipenderà da come si sentirà Cuppone. Se sta bene sarà titolare, altrimenti spazio a Vergani. «La difesa? Non ho lavorato a livello individuale con i ragazzi. I nostri difensori sono bravi. Ho lavorato sulla fase difensiva di squadra, il concetto è diverso. I due centrali, Brosco e Mesik, non li ho mai cambiati perché stanno facendo bene. Comunicano tra loro, si parlano e sono molto contento. Pierno ha giocato come terzino sinistro a Olbia e con l’Ancona facendo bene. A me interessa che ci sia un obiettivo comune che è la squadra e non i singoli».
Guardando al futuro. Detto che provare ad arrivare fino in fondo «Non è impossibile», Cascione ha risposto così a chi ha chiesto se in questi play off si gioca l’eventuale riconferma. «Cosa mi gioco io? Quello che si gioca la squadra. Io non cerco la riconferma, dobbiamo fare bene ai play off. Partita dopo partita. Alla fine, se dovesse andare bene, ne gioviamo tutti. Società, piazza, squadra e anche io. L’ambiente? So la situazione e spero si possa risolvere. Mi limito a dire che i nostri tifosi possono fare la differenza». Appuntamento alle 20.30 per iniziare al meglio quei play off che lo scorso anno regalarono emozioni, riempirono l’Adriatico e gelarono il sangue ai tifosi biancazzurri nella semifinale persa con il Foggia ai rigori.
Enrico Giancarli
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