Amadori apre una nuova linea produttiva
Mosciano, l’azienda fa nuovi investimenti: per gli arrosti saranno impiegati da 40 a 60 operai
MOSCIANO. Il gruppo Amadori cresce e si espande anche lo stabilimento di Mosciano. Entrerà in funzione a metà della prossima settimana la nuova linea produttiva degli arrosti. Saranno impiegati dai 40 ai 60 operai nella produzione di arrosti di tacchino (fesa, coscia e fesa con spinaci) e di pollo (petto, coscia e filetto).
Intanto va a ritmi sostenutissimi un’altra linea di produzione, quella degli impanati, tanto che ai tre turni si è dovuto aggiungere, per tutta l’estate, anche il lavoro domenicale. In questo caso oltre a prodotti con marchio proprio, la linea sforna anche quelli per la McDonald’s. Una realtà quella del gruppo industriale a Mosciano, che dà lavoro a 1.600 persone compreso l’indotto e che è uno dei due grandi poli produttivi dell’Amadori, insieme a quello di Cesena.
E i dati diffusi sui risultati dell’esercizio 2018, confermano le ottime performance del gruppo: si evidenziano la crescita del fatturato, pari a 1.255 milioni di euro (+3,8% sul 2017) e del margine operativo lordo, che ha raggiunto i 106 milioni di euro (+2,3% sul 2017);
«Questi positivi risultati sono il frutto della costante politica di investimenti da parte del Gruppo, investimenti che negli ultimi 4 anni sono stati superiori ai 200 milioni di euro, focalizzati a proseguire lo sviluppo di nuove filiere produttive e a consolidare quelle esistenti, puntando su prodotti innovativi di qualità seguendo la tradizione alimentare italiana, con il fine di garantire al consumatore la più ampia scelta possibile», si legge in una nota. Tanto che oggi l’ Amadori è «ai vertici del settore avicolo e fra le prime aziende del comparto alimentare italiano».
Intanto Francesco Berti ha assunto ufficialmente l’incarico di amministratore delegato del gruppo Amadori, dopo essere stato nominato lo scorso anno direttore generale.
«Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2018, che confermano l’efficacia delle nostre scelte», ha commentato il presidente Flavio Amadori. Questa performance è stata ottenuta grazie a molteplici progetti d’innovazione di prodotto e di processo, oltre che a una politica commerciale e di marketing orientata a dare un sempre maggior livello di servizio ai nostri clienti. I risultati di bilancio 2018 premiano l’impegno dei nostri oltre 7.800 collaboratori in tutta Italia e consentono al gruppo Amadori di proseguire nel percorso di sviluppo verso una moderna azienda alimentare, pronta a soddisfare le numerose e variegate richieste di un mercato in continua evoluzione». (a.f.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Intanto va a ritmi sostenutissimi un’altra linea di produzione, quella degli impanati, tanto che ai tre turni si è dovuto aggiungere, per tutta l’estate, anche il lavoro domenicale. In questo caso oltre a prodotti con marchio proprio, la linea sforna anche quelli per la McDonald’s. Una realtà quella del gruppo industriale a Mosciano, che dà lavoro a 1.600 persone compreso l’indotto e che è uno dei due grandi poli produttivi dell’Amadori, insieme a quello di Cesena.
E i dati diffusi sui risultati dell’esercizio 2018, confermano le ottime performance del gruppo: si evidenziano la crescita del fatturato, pari a 1.255 milioni di euro (+3,8% sul 2017) e del margine operativo lordo, che ha raggiunto i 106 milioni di euro (+2,3% sul 2017);
«Questi positivi risultati sono il frutto della costante politica di investimenti da parte del Gruppo, investimenti che negli ultimi 4 anni sono stati superiori ai 200 milioni di euro, focalizzati a proseguire lo sviluppo di nuove filiere produttive e a consolidare quelle esistenti, puntando su prodotti innovativi di qualità seguendo la tradizione alimentare italiana, con il fine di garantire al consumatore la più ampia scelta possibile», si legge in una nota. Tanto che oggi l’ Amadori è «ai vertici del settore avicolo e fra le prime aziende del comparto alimentare italiano».
Intanto Francesco Berti ha assunto ufficialmente l’incarico di amministratore delegato del gruppo Amadori, dopo essere stato nominato lo scorso anno direttore generale.
«Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2018, che confermano l’efficacia delle nostre scelte», ha commentato il presidente Flavio Amadori. Questa performance è stata ottenuta grazie a molteplici progetti d’innovazione di prodotto e di processo, oltre che a una politica commerciale e di marketing orientata a dare un sempre maggior livello di servizio ai nostri clienti. I risultati di bilancio 2018 premiano l’impegno dei nostri oltre 7.800 collaboratori in tutta Italia e consentono al gruppo Amadori di proseguire nel percorso di sviluppo verso una moderna azienda alimentare, pronta a soddisfare le numerose e variegate richieste di un mercato in continua evoluzione». (a.f.)
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