Arboretti fa un ultimo appello all’unità 

«La sinistra radicale confluisca nella nostra coalizione, i programmi sono simili». Chiesto un incontro a Di Massimantonio

GIULIANOVA. Il leader del Cittadino governante Franco Arboretti chiama il resto del centrosinistra: «L’avversario è il centrodestra di Costantini». È un ultimo appello all’unità delle forze d’area, con la presentazione delle liste ormai alle porte: il richiamo del Cittadino governante arriva in seguito alla divisione creatasi con la frangia più radicale della sinistra, rappresentata da Unione Popolare, Nos-Noi e Sinistra Italiana, che presenteranno Daniele Di Massimantonio come candidato sindaco. Arboretti sottolinea che l’avversario politico comune da battere è il centrodestra di Jwan Costantini, evidenziando l’esistenza di una coalizione ampia, già formata da Cittadino governante, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, che potrebbe allargarsi ulteriormente. «L’obiettivo è di rendere lo schieramento ancora più ampio, sulla base della condivisione dei programmi che sono in sintonia con i nostri», puntualizza Arboretti, «pertanto l’invito si estende anche alla sinistra più radicale di Nos-Noi, Unione Popolare e Sinistra Italiana».
Arboretti riferisce di aver chiesto un incontro con Di Massimantonio, previsto per l’inizio della settimana, con l’obiettivo di distendere i toni e cercare l’unione. Il capogruppo del Cittadino governante sottolinea che la consigliera del gruppo Alberta Ortolani è stata indicata come candidata sindaco della coalizione perché non c’era un nome che soddisfacesse tutti: «È stata scelta la figura che ha ottenuto il maggior consenso», dice, e ricorda il proprio successo personale alle scorse elezioni regionali grazie alla candidatura nella lista civica di Luciano D’Amico, che ha permesso uno stacco di nove punti percentuali sul governatore Marsilio a favore di D’Amico. Arboretti conclude il suo appello all’unità sottolineando l’importanza di un atto di responsabilità da parte di tutte le forze del centrosinistra, e invitandole a confluire in un’unica coalizione. «Il collante deve essere il programma di rinnovamento», afferma, aggiungendo che «l’avversario non è a sinistra e che insieme possiamo battere Costantini».
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