Corropoli, subito ritrovate slot e cambiasoldi rubate nel bar

Fuggono su un furgone e depositano le due macchinette in una baracca in lamiera poco distante

CORROPOLI. Scassinano un bar del bivio di Corropoli dal quale prelevano un cambiamonete ed una slot machine. Fuggono su un furgone e depositano le due macchinette in una baracca in lamiera poco distante. Ma quei movimenti di personaggi sconosciuti hanno insospettito qualcuno che li ha notati ed ha chiamato i carabinieri che, alla fine, hanno ritrovato le apparecchiature ancora intatte. Evidentemente, scopo dei ladri dello scasso era di tornare con comodo per ripulire delle monete sia la cambiasoldi che la slot machine. Il furto con spaccata è stato registrato due giorni fa a Corropoli. La scoperta è stata fatta dai titolari dell’esercizio pubblico del bivio che hanno denunciato il furto ai carabinieri. Furto risolto (mentre i ladri sono ancora a piede libero) grazie all’acume di chi ha avvertito i militari segnalando strani movimenti in quella zona abbandonata attorno alla baracca in lamiera. Cambiasoldi e slot machine sono stati riconsegnati ai proprietari prima che venissero sventrati facendo salvi i soldi contenuti. Sempre al bivio di Corropoli, alcune settimane fa, i ladri svaligiarono un altro esercizio commerciale con annessa sala slot sfondando la vetrina per rubare le macchinette. Anche in questo caso i videpoker vennero recuperati a Tortoreto dai militari dell’Arma.

Ad Alba Adriatica, invece, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato Petro Braka, albanese con precedenti, di 32 anni. L’extracomunitario ha fatto ritorno in Italia (e quindi prima dei tre anni consentiti dalla legge 286/1998) da clandestino nonostante fosse stato espulso nell’ottobre 2014. Braka aveva anche precedenti per droga ed era clandestino quando venne arrestato all’epoca dei fatti. Violando la legge, ha lasciato l’Albania per tornare in Italia raggiungendo nuovamente la Val Vibrata. Ed è ad Alba Adriatica che è stato trovato dai carabinieri della compagnia guidata dal maggiore Emanuele Mazzotta che lo hanno di nuovo arrestato. (adp)

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