Lungofiume Vomano, a rischio le risorse 

Montorio, l’opposizione denuncia: «L’amministrazione è in ritardo con l’iter, può perdere 1,2 milioni»

MONTORIO AL VOMANO. «Manca il via libera dalla Regione, il Comune rischia di perdere un finanziamento da 1.200.000 euro per la sistemazione del lungofiume Vomano solo per la negligenza di un’amministrazione miope e impreparata». Comincia così una nota dei consiglieri montoriesi di opposizione Eleonora Magno e Andrea Guizzetti, che spiegano: «In data 17 aprile il sindaco di Montorio chiedeva alla Regione, in merito al progetto di realizzazione “intervento di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico argini fiume Vomano, lungo il tratto urbano”, una “trattazione urgente” dell’istanza di richiesta di assoggettabilità Via (fase preliminare alla valutazione d’impatto ambientale). In altre parole, il primo cittadino, dopo un anno dall’ottenimento del finanziamento di 1.200.000 euro per la sistemazione del lungofiume, chiede alla Regione se, per iniziare i lavori, serve una relazione tecnica. Il motivo? Il forte rischio di perdere il contributo».
Secondo Magno e Guizzetti «l’unico progetto veramente Cementic e Plastic free del nostro Comune rischia di essere perso. Un percorso naturale che attraversa Montorio, dalla Madonna del Ponte fino a Santa Giusta rischia di perdere il finanziamento perché, per oltre un anno, l’amministrazione comunale non si è preoccupata di presentare la richiesta alla Regione chiedendone dopo un anno l’urgenza. Perché si è deciso di attendere un anno intero prima di chiedere questo chiarimento urgente? Perché intervenire in modo così impattante sull’argine del lungofiume (il riferimento è al massiccio taglio della vegetazione compiuto nei mesi scorsi, ndr) quando le energie e i soldi potevano essere utilizzati per accelerare questo progetto? È inutile chiudere il recinto se i buoi stanno scappando, forse prima ancora di “disboscare” il lungofiume sarebbe stato il caso di dare la giusta priorità ai progetti che guardassero ad un futuro sostenibile per i cittadini e i turisti del nostro paese. Ma le priorità, è inutile aggiungere», concludono i due consiglieri di minoranza, «sono state altre».