Piscina, la conclusione dei lavori è prevista per i primi di luglio Il direttore del cantiere: «Potremmo terminare anche prima, ora stiamo procedendo spediti» Sulla riapertura al pubblico dovrà decidere il Comune: difficilmente avverrà prima di settembre

GIULIANOVA. «Secondo il cronoprogramma, la fine dei lavori della piscina comunale è prevista per i primi di luglio, ma visto l’andamento degli ultimi giorni potremmo concludere anche prima». A dirlo...

GIULIANOVA. «Secondo il cronoprogramma, la fine dei lavori della piscina comunale è prevista per i primi di luglio, ma visto l’andamento degli ultimi giorni potremmo concludere anche prima». A dirlo è Guido Iampieri, direttore dei lavori della piscina, che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo al cantiere dove, dopo lo stop forzato di sei mesi, si procede ora a ritmo serrato. Sulla riapertura al pubblico poi deciderà l’amministrazione comunale, ma quasi sicuramente non ci sarà prima di settembre. Iampieri, comunque, è fiducioso sul prosieguo dei lavori senza nessun intoppo. «È stato realizzato il cavedio, che permetterà di intervenire sui tubi, in caso di rottura, senza fermare l’impianto», continua il tecnico, «e si sta costruendo un fondo adatto per l’accesso alla piscina da parte delle persone con disabilità. Si dovranno fare alcune rifiniture interne, e a breve inizieremo a sistemare la parte esterna. Ora potremo andare avanti senza problemi».
L’intervento per la piscina, che è chiusa da un anno, è stato finanziato in gran parte con 695mila euro dal Dipartimento per lo sport della presidenza del Consiglio grazie al bando “Sport e Periferie”. Erano sorte polemiche in merito all’altezza della nuova piscina, che una volta completata sarà profonda un metro e mezzo per tutta la sua lunghezza. «Ribadisco che la piscina prima aveva un’altezza di un metro e 20 centimetri, fino ad arrivare a un massimo di circa due metri e 20 centimetri», aggiunge Iampieri, «la vasca precedente dunque, con queste dimensioni, non era omologabile». L’altezza minima di una vasca per praticare gare ufficiali, secondo il regolamento della Federazione italiana nuoto, è infatti di un metro e 35 centimetri. «Molti impianti oggi stanno chiudendo per gli alti costi di gestione, e il bando Sport e periferie si prefiggeva appunto di ottimizzare il tutto, sia sui costi di realizzazione sia su quelli di gestione, così abbiamo deciso di progettare una piscina con un’altezza standard di un metro e 50 centimetri, sufficiente per essere omologata per le gare di nuoto regionali».
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