forze dell’ordine in allerta
Possibile contestazione a Salvini
Su Fb fissato un raduno mezz’ora prima del comizio del vicepremier
GIULIANOVA. Potrebbe essere contestato il ministro dell’Interno e segretario della Lega Matteo Salvini che sabato prossimo 2 febbraio, alle 18, terrà un comizio in piazza della Libertà nel centro storico.
L’allerta tra le forze dell’ordine, che già in estate dovettero far fronte ad un assalto ad un gazebo della Lega in piazza del Mare, è scattata già da ieri quando sui social è comparsa una locandina dal titolo “Giulianova porto aperto” con invito al raduno nello stesso luogo mezz’ora prima dell’inizio della manifestazione con Salvini. L’invito è quello di “accogliere” il ministro non in modo simpatico da parte di un gruppo di anarchici locali. Sulla locandina viene riportato che «una città di mare, per sua natura, è un luogo di passaggio, di partenze e di arrivi. Un luogo di scambi, di crescita culturale ed accoglienza. Non permettiamo di infangare il nome e la storia della nostra città, da chi, fino all’altro ieri, ci disprezzava, ci odiava ed oggi vorrebbe usarci in una guerra tra poveri. Cacciamo chi crea e fomenta razzismo, discriminazione, ingiustizia e repressione sulla pelle di tutti e tunne noi». Sicuramente le forze dell’ordine, in questo caso carabinieri e polizia, prenderanno delle misure preventive affinchè il comizio si svolga nella massima tranquillità. (al. al.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
L’allerta tra le forze dell’ordine, che già in estate dovettero far fronte ad un assalto ad un gazebo della Lega in piazza del Mare, è scattata già da ieri quando sui social è comparsa una locandina dal titolo “Giulianova porto aperto” con invito al raduno nello stesso luogo mezz’ora prima dell’inizio della manifestazione con Salvini. L’invito è quello di “accogliere” il ministro non in modo simpatico da parte di un gruppo di anarchici locali. Sulla locandina viene riportato che «una città di mare, per sua natura, è un luogo di passaggio, di partenze e di arrivi. Un luogo di scambi, di crescita culturale ed accoglienza. Non permettiamo di infangare il nome e la storia della nostra città, da chi, fino all’altro ieri, ci disprezzava, ci odiava ed oggi vorrebbe usarci in una guerra tra poveri. Cacciamo chi crea e fomenta razzismo, discriminazione, ingiustizia e repressione sulla pelle di tutti e tunne noi». Sicuramente le forze dell’ordine, in questo caso carabinieri e polizia, prenderanno delle misure preventive affinchè il comizio si svolga nella massima tranquillità. (al. al.)
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