Strade al buio, il Comune studia soluzioni 

Lampioni spenti in via Marina, via Seneca e via Orazio. Restano disagi anche in piazza Primo Maggio

ROSETO . Ennesimo problema per le vie al buio nel territorio comunale di Roseto. Il problema riguarda, da una settimana circa, via Marina, via Seneca e via Orazio a Roseto sud e alcune zone di Santa Lucia, oltre a piazza Primo Maggio, dove ormai la luce manca da circa un mese e mezzo a causa dei contatori sequestrati nel parcheggio sotterraneo in seguito all’incidente sul lavoro avvenuto il 13 marzo su cui è in corso un’indagine che non consente interventi da parte del Comune. Per le altre criticità invece, che si ripetono con cadenza regolare, c’è un problema di linee elettriche obsolete, che con il project financing approvato dalla precedente amministrazione non sono state sostituite. «Abbiamo cercato all’interno del project», spiega il vice sindaco Angelo Marcone, «di aumentare il cambio di linee elettriche, partendo dalle zone dove si verificano più black out. Ricordo Santa Petronilla, Campo a Mare, Voltarrosto nella parte alta e in quelle zone sono state cambiate le linee, così come in altre zone di Roseto sud e Roseto nord. Ovviamente non è sufficiente, ma nel project erano previsti solo quattromila metri di linee da cambiare e siamo riusciti a portarli a 40mila metri».
Per Marcone però, dato il ripetersi dei black out, occorrono ulteriori interventi. «Nelle zone dove la luce manca spesso, come il lungomare sud, la zona Sacro cuore o la zona industriale», aggiunge il vice sindaco, «dobbiamo trovare delle risorse interne, di bilancio, per risolvere definitivamente questi problemi, anche per una questione di sicurezza». A breve, comunque, ci sarà il collaudo del project financing sulla pubblica illuminazione, che permetterà di avere una manutenzione più veloce rispetto a quella odierna. «Ad oggi la ditta Menowatt non ha percepito nessun canone previsto dal contratto», ricorda Marcone, «perché, appunto, ancora non c’è il collaudo, anche se in caso di lampadine fulminate interviene ugualmente, ma con tempi più lunghi. Quando avverrà il collaudo si partirà con il pagamento del canone, ma ci saranno appunto degli interventi puntuali di manutenzione qualora si presentassero problematiche».
Luca Venanzi