Teramo: 150 pecore sgozzate, forse sono stati i lupi
Attacco a un allevamento alle porte della città, tante le pecore morte o ferite. L’altra ipotesi: azione di cani inselvatichiti
TERAMO. Gli episodi negli ultimi tempi sono stati frequenti con gli allevatori pronti a dire che si tratti di lupi e gli esperti a sostenere che siano cani inselvatichiti. L’ultimo caso la notte scorsa alle porte di Teramo, in un allevamento di 500 pecore che si trova in contrada Specola: 150 gli animali attaccati tra morti e feriti.
Così racconta l’allevatore Vincenzo Faiazza, che già in passato ha denunciato altri casi: «Si tratta di lupi e lo hanno certificato anche i veterinari della Asl che sono venuti a fare il sopralluogo. Il gregge è stato attaccato nella notte mentre si trovava all’interno del recinto che è stato completamente divelto. Un massacro visto che le pecore sgozzate le abbiamo trovate sparse in un ampio raggio. I conteggi sono ancora da fare, ma posso dire che sono 150 gli animali colpiti tra quelli che sono stati azzannati a morte e quelli che sono rimasti feriti. Mi chiedo una cosa: è giusto proteggere il lupo e i cinghiali, ma agli altri animali chi ci pensa? Chi li tutela? Purtroppo non è la prima volta che avvengono episodi di questo genere e tanti altri allevatori sono giù stati colpiti. E’ necessario fare qualcosa perchè così si danneggiano delle attività imprenditoriali».
Faiazza, che ha segnalato il caso alla Asl che ha già fatto un primo sopralluogo, ha un allevamento di pecore di alta produzione: si tratta della razza Asaff di origine israeliana. «Dopo il primo sopralluogo dei veterinari della Asl», dice, «ne sono attesi altri proprio per fare un esatto conteggio dei capi morti. Io penso che ci siano stati errori nella gestione dei ripopolamenti faunistici, ma noi allevatori non possiamo pagarne le conseguenze. Anche perchè questo lavoro è la nostra fonte di sussistenza».(d.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Così racconta l’allevatore Vincenzo Faiazza, che già in passato ha denunciato altri casi: «Si tratta di lupi e lo hanno certificato anche i veterinari della Asl che sono venuti a fare il sopralluogo. Il gregge è stato attaccato nella notte mentre si trovava all’interno del recinto che è stato completamente divelto. Un massacro visto che le pecore sgozzate le abbiamo trovate sparse in un ampio raggio. I conteggi sono ancora da fare, ma posso dire che sono 150 gli animali colpiti tra quelli che sono stati azzannati a morte e quelli che sono rimasti feriti. Mi chiedo una cosa: è giusto proteggere il lupo e i cinghiali, ma agli altri animali chi ci pensa? Chi li tutela? Purtroppo non è la prima volta che avvengono episodi di questo genere e tanti altri allevatori sono giù stati colpiti. E’ necessario fare qualcosa perchè così si danneggiano delle attività imprenditoriali».
Faiazza, che ha segnalato il caso alla Asl che ha già fatto un primo sopralluogo, ha un allevamento di pecore di alta produzione: si tratta della razza Asaff di origine israeliana. «Dopo il primo sopralluogo dei veterinari della Asl», dice, «ne sono attesi altri proprio per fare un esatto conteggio dei capi morti. Io penso che ci siano stati errori nella gestione dei ripopolamenti faunistici, ma noi allevatori non possiamo pagarne le conseguenze. Anche perchè questo lavoro è la nostra fonte di sussistenza».(d.p.)
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