A Città Sant'Angelo apre l'Outlet VillageUn colosso da 100 milioni e 120 negozi
Raggiante il sindaco Gabriele Florindi: "Siamo il più importante polo commerciale d'Abruzzo"
CITTA’ SANT’ANGELO. «E’ la festa di tutti gli abruzzesi. Di questi tempi se la meritano più che mai. Viva l’Abruzzo». Ubaldo De Vincentiis non riesce a dire niente altro dopo il taglio del nastro del suo Outlet Village Città Sant’Angelo. Ci pensa l’applauso fragoroso di tutti gli invitati, e sono migliaia, all’inaugurazione del borgo della moda firmata e a prezzi ridotti a coprire l’emozione che incrina la voce dell’imprenditore figlio di emigranti angolani, che in ogni incontro ufficiale ha sempre tenuto a dire che l’idea di costruire il colosso del fashion da cento milioni di euro a 200 metri in linea d’aria dalla casa paterna aveva solo un pizzico a che fare con l’attaccamento alle radici, e molto invece con il suo fiuto di uomo d’affari che si è fatto da sé e «le grandi potenzialità che questo territorio offre per questo tipo di investimento».
Ma tant’è: da questa stessa terra che non gli dava da vivere suo padre partì negli anni Cinquanta, destinazione le miniere del Belgio; in questa terra lui è tornato a portarlo, il lavoro (in 350 hanno lavorato alla costruzione, altrettanti sono i dipendenti, destinati a lievitare fino a 800 quando il Village entrerà a pieno regime, passando dai 43 negozi attuali ai 120 previsti). Mentre sull’Adriatica e la Lungofino vanno in onda le prove tecniche per arginare il delirio di traffico atteso per oggi, giorno dell’apertura al pubblico dell’Outlet (ore 10), e per tutto il fine settimana, nel borgo di contrada Moscarola ricostruito su modello del centro storico angolano c’è aria di festa. __imd__Ci sono tutti quelli che l’hanno costruito in un anno o poco più, i professionisti che l’hanno progettato, i dirigenti di Castelnuovese e gruppo Unieco, tutti con moglie e figli, tutti eleganti e sorridenti.
E ci sono le autorità militari, i rappresentanti di Comune, Provincia, Regione e Governo con il prefetto Paolo Orrei e il sottosegretario agli Interni Michelino Davico, in veste ufficiale, ma altrettanto distesi. Alla politica, nella presentazione della cerimonia, De Vincentiis aveva chiesto molto a fronte delle previsioni di sviluppo del suo Village (fino a 4 milioni di visitatori l’anno «pronti a fare spese all’Outlet, e con l’occasione a fare vacanze in Abruzzo, nuova forma di turismo che altrove è decollata»): autostrada A14 a tre corsie «anche a Sud delle Marche», un altro casello tra Pescara Nord e Sud, l’apertura anche la domenica. Ieri ha concesso una tregua ai politici presenti e dal palco ha voluto solo salutare nella loro lingua le delegazioni dei centri e Paesi dove ha costruito e sta costruendo i suoi Outlet: Toscana, Emilia, Grecia, Belgio, Marocco, Croazia.
Poi ha lasciato la parola al sindaco, Gabriele Florindi, raggiante: «Con il Village la nostra città, già polo commerciale di prima grandezza, diventa il più importante d’Abruzzo». Guerino Testa, presidente della Provincia, assicura impegno per la viabilità: «Ieri il consiglio ha approvato il ponte sul Saline, a ottobre apriremo la canna Nord-Sud della variante alla Statale 16 e per l’annualità 2010 prevederemo il prolungamento della circonvallazione». Poi il patron del Village incassa i complimenti di Nazario Pagano, presidente del consiglio regionale: «Iniziativa straordinaria in un momento in cui troppi hanno paura a investire». E dopo i discorsi gli ospiti si riversano nelle stradine e piazzette del borgo in festa: musica, spettacolo circense, negozi cui dare una sbirciatina, e l’abruzzesissimo panino con la porchetta da addentare.
Ma tant’è: da questa stessa terra che non gli dava da vivere suo padre partì negli anni Cinquanta, destinazione le miniere del Belgio; in questa terra lui è tornato a portarlo, il lavoro (in 350 hanno lavorato alla costruzione, altrettanti sono i dipendenti, destinati a lievitare fino a 800 quando il Village entrerà a pieno regime, passando dai 43 negozi attuali ai 120 previsti). Mentre sull’Adriatica e la Lungofino vanno in onda le prove tecniche per arginare il delirio di traffico atteso per oggi, giorno dell’apertura al pubblico dell’Outlet (ore 10), e per tutto il fine settimana, nel borgo di contrada Moscarola ricostruito su modello del centro storico angolano c’è aria di festa. __imd__Ci sono tutti quelli che l’hanno costruito in un anno o poco più, i professionisti che l’hanno progettato, i dirigenti di Castelnuovese e gruppo Unieco, tutti con moglie e figli, tutti eleganti e sorridenti.
E ci sono le autorità militari, i rappresentanti di Comune, Provincia, Regione e Governo con il prefetto Paolo Orrei e il sottosegretario agli Interni Michelino Davico, in veste ufficiale, ma altrettanto distesi. Alla politica, nella presentazione della cerimonia, De Vincentiis aveva chiesto molto a fronte delle previsioni di sviluppo del suo Village (fino a 4 milioni di visitatori l’anno «pronti a fare spese all’Outlet, e con l’occasione a fare vacanze in Abruzzo, nuova forma di turismo che altrove è decollata»): autostrada A14 a tre corsie «anche a Sud delle Marche», un altro casello tra Pescara Nord e Sud, l’apertura anche la domenica. Ieri ha concesso una tregua ai politici presenti e dal palco ha voluto solo salutare nella loro lingua le delegazioni dei centri e Paesi dove ha costruito e sta costruendo i suoi Outlet: Toscana, Emilia, Grecia, Belgio, Marocco, Croazia.
Poi ha lasciato la parola al sindaco, Gabriele Florindi, raggiante: «Con il Village la nostra città, già polo commerciale di prima grandezza, diventa il più importante d’Abruzzo». Guerino Testa, presidente della Provincia, assicura impegno per la viabilità: «Ieri il consiglio ha approvato il ponte sul Saline, a ottobre apriremo la canna Nord-Sud della variante alla Statale 16 e per l’annualità 2010 prevederemo il prolungamento della circonvallazione». Poi il patron del Village incassa i complimenti di Nazario Pagano, presidente del consiglio regionale: «Iniziativa straordinaria in un momento in cui troppi hanno paura a investire». E dopo i discorsi gli ospiti si riversano nelle stradine e piazzette del borgo in festa: musica, spettacolo circense, negozi cui dare una sbirciatina, e l’abruzzesissimo panino con la porchetta da addentare.