Abruzzo, 2 miliardi di api per creare miele e lavoro
In regione sono in attività 45 mila alveari minacciati da parassiti e fitofarmaci Ora una legge regionale incentiva il settore, che ha tutti i numeri per crescere
PESCARA. L'apicoltura, in Abruzzo, come nel resto d'Italia, non vive vita facile: oltre alla crisi economica, bisogna fare i conti con un acaro parassita che attacca da decenni le api di tutto il mondo, e con le sostanze tossiche sui fiori che provocano la morte degli insetti. Nonostante questo, il settore, il cui lavoro, tra nomadismo e smielatura, è particolare ed affascinante, in Abruzzo potrebbe dare significative opportunità occupazionali. In tutta la regione vi sono circa 45mila alveari; vale a dire, approssimativamente, due miliardi di api. La maggior parte degli apicoltori professionisti si concentra nella Val di Sangro e nell'alto Vastese.
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